Scomparsa di Manuela Bailo, gli inquirenti: “Abbiamo elementi su cui lavorare”
Proseguono le ricerche di Manuela Bailo, la trentacinquenne bresciana scomparsa da sabato 28 luglio. La giovane, che convive a Nave con l'ex-fidanzato, aveva mandato alcuni sms anche nelle ore e nei due giorni successivi, fino a lunedì. Prima aveva spiegato al convivente che avrebbe dormito al lago, poi il giorno dopo che sarebbe andata direttamente al lavoro senza passare per casa. Poi, avrebbe spiegato via sms al suo capo di essersi ammalata, così come in un messaggio ad una collega, in cui annunciava che sarebbe tornata venerdì. Ma i familiari si sono insospettiti dal fatto che dal lunedì sera successivo alla sua ultima "immagine" dal vivo, il cellulare risultasse sempre staccato, e mercoledì hanno sporto denuncia.
Gli inquirenti non hanno lasciato trapelare alcuna notizia, ma quest'oggi hanno spiegato alla famiglia di avere elementi sui quali stanno lavorando. Si scava sopratutto nella sfera sentimentale della giovane, che avrebbe avuto una relazione con un uomo sposato: quest'ultimo l'avrebbe vista il venerdì prima di sparire e si sarebbero poi sentiti via chat anche nel sabato della scomparsa. Intanto, le segnalazioni giunte da tutta Italia riguardo possibili "avvistamenti" della giovane, si sono rivelati infondati.
C'è chi dice di averla vista a Taranto e chi di averla incontrata domenica a Brescia: ma in nessun caso gli inquirenti hanno trovato riscontri. Si indaga per cercare di ricostruire il traffico telefonico per capire se sia stata davvero la giovane a mandare quegli sms tra sabato e lunedì a parenti o amici, oppure, ed è l'ipotesi più inquietante, se non sia stato qualcun altro utilizzando il cellulare della ragazza. La sorella, nei giorni scorsi, aveva detto di non credere infatti che quei messaggi fossero stati scritti da Manuela Bailo.