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Sciopero Milano Ristorazione: il 28 ottobre mense a rischio per i bambini negli asili e nelle scuole

Il personale di Milano Ristorazione, la società del Comune di Milano che gestisce il servizio di refezione scolastica in città, ha indetto un’assemblea sindacale per la mattinata di lunedì 28 ottobre. In una nota la società ha quindi precisato che non sarà garantito il servizio nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Già in passato un altro sciopero aveva causato disagi e proteste per via della scarsa qualità dei tramezzini serviti ai bambini.
A cura di Luca Giovannoni
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(Immagine di repertorio)
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È stata stabilita la data per il prossimo sciopero che coinvolgerà il personale di Milano Ristorazione, la società del Comune di Milano che gestisce il servizio di refezione scolastica. Un'assemblea sindacale è stata indetta per la giornata di lunedì 28 ottobre, dalle 8 alle 12 di mattina. Nel comunicato diffuso da Milano Ristorazione si legge: "In tale data non sarà possibile garantire il servizio di refezione nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Laddove la presenza di personale consentisse la preparazione di un menù di emergenza, le segreterie scolastiche verranno avvisate entro il giorno venerdì 25 ottobre. Per i nidi d’infanzia, nel caso non si possa somministrare il menù previsto, verrà garantita l’erogazione di un menù di emergenza freddo o, laddove il personale fosse presente in numero sufficiente, un pasto sostitutivo caldo. Il servizio sarà garantito per Rsa, Cma e Case vacanza".

Il caso tramezzini di novembre

In altre occasioni lo sciopero del personale di Milano Ristorazione aveva creato diversi disagi e polemiche. Nel novembre 2018 era scoppiato il caso tramezzini, con la protesta di alcuni genitori per il pasto di emergenza servito agli studenti della scuola dell'infanzia e di alcune scuole primarie durante la giornata di sciopero. Le foto dei tramezzini incriminati erano circolate su Facebook suscitando diverse reazioni, tra cui anche quella del sindaco di Milano Giuseppe Sala che si era scusato pubblicamente definendo il pasto "inaccettabile".  Milano Ristorazione aveva poi cercato di farsi perdonare devolvendo alle scuole buoni da 65mila euro da spendere per l'acquisto di libri.

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