Sciacalli in azione sulla A21: rubate le statuine in ricordo della famiglia francese morta nel rogo

Sciacalli in azione sull'Autostrada A21, nel luogo in cui il 2 gennaio di quest'anno si verificò un gravissimo incidente stradale nel quale morirono sei persone. All'altezza del comune di Montirone, luogo esatto del tamponamento e del successivo rogo, ignoti hanno fatto sparire due dei cinque angioletti che ricordavano i componenti della famiglia francese sterminata nell'incidente – Wilfrid Kornatowski, 32 anni, la moglie Sabrina, 29 anni, i due figli Nolhan e Lina, di 7 e 2 anni e il fratello minore di Wilfrid, Mathéo, di 13 anni. A riportare la notizia è stata la persona incaricata dai famigliari dei defunti di controllare l'altarino dedicato ai Kornatowski: "In tempi di crisi si ruba pure ai morti. La cosa mi addolora perché non avrei mai pensato che lo scarso rispetto, addirittura per i defunti, potesse giungere a tali terribili livelli nel nostro Paese", ha scritto l'uomo (che vuole rimanere anonimo) sul gruppo Facebook "Sei di Montirone se…". Il post dell'uomo, con relativa foto, ha suscitato moltissimi commenti di sdegno e denuncia, ma anche una reazione positiva nei lettori: in tanti hanno infatti proposto di ricomprare le statuette rubate, in maniera da evitare di provocare un nuovo dolore ai famigliari delle vittime. La solidarietà è stata apprezzata dall'autore del post, che ha scritto: "Cercherò di recuperare gli angioletti mancanti e poi li sistemerò in modo più sicuro".
La dinamica del tragico incidente di gennaio sulla A21
Il tragico incidente sulla A21 avvenne nel pomeriggio del 2 gennaio a pochi chilometri dall'uscita per Brescia Sud, all'altezza del ponte 217 che collega Montirone a Poncarale. A provocarlo fu il conducente di un tir contenente sabbia, che a causa di una distrazione non si accorse di una coda e tamponò la vettura che lo precedeva, a bordo della quale si trovava la famiglia francese, schiacciandola contro un'autocisterna ferma davanti all'auto. Il conducente del tir contenente sabbia e tutti i passeggeri dell'auto, rimasti intrappolati nei rispettivi mezzi, morirono carbonizzati a seguito del tremendo incendio che si sviluppò subito dopo il tamponamento, quando la benzina contenuta nell'autocisterna si incendiò. Solo il conducente del secondo mezzo pesante, un camionista di Bolzano, riuscì a salvarsi.