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Nuovo stadio di San Siro

San Siro salvo “a metà” e una cittadella dello sport: il Comune apre alla proposta di Inter e Milan

Una “L” formata da una curva e da una tribuna dello stadio di San Siro, private del terzo anello: è questo quanto potrebbe rimanere in piedi del vecchio Meazza, secondo la proposta che, stando a quanto appreso da Fanpage.it, Milan e Inter avrebbero presentato al Comune. Sulle vestigia del vecchio stadio dovrebbe sorgere una cittadella per lo sport amatoriale, aperta alla cittadinanza.
A cura di Francesco Loiacono
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Del vecchio stadio di San Siro potrebbe restare in piedi una "L", ma senza il terzo anello
Del vecchio stadio di San Siro potrebbe restare in piedi una "L", ma senza il terzo anello
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Il vecchio stadio di San Siro potrebbe sopravvivere, almeno "a metà". È questa la nuova opzione su cui Milan e Inter e il Comune di Milano stanno ragionando. Stando a quanto appreso da Fanpage.it, nel corso di un nuovo incontro sulla questione del futuro dello stadio Meazza e sull'eventuale costruzione di un nuovo impianto per rossoneri e nerazzurri, che si è tenuto questa mattina a Palazzo Marino, le due società hanno presentato una proposta – al momento non si può parlare di un vero e proprio progetto – che prevede di mantenere in piedi una curva e una tribuna dello storico impianto calcistico, private però del terzo anello che era stato aggiunto in occasione dei mondiali di Italia '90. Sulla "L" formata dalle vecchie parti di San Siro si andrebbe a creare una sorta di cittadella dello sport, che possa dare spazio a sport e attività di base – dall'arrampicata al running, fino al volo in caduta controllata – e possa coesistere anche con le "funzioni commerciali" desiderate dai due club e col nuovo stadio.

Il Comune irremovibile sulle volumetrie

Con la nuova proposta, che potrebbe segnare lo sblocco di una situazione finita in stallo lo scorso anno, si manterrebbe una parte della memoria storica legata a San Siro, si offrirebbe alla cittadinanza un distretto dello sport amatoriale e non ci sarebbero ostacoli alla costruzione del nuovo stadio di Inter e Milan, per il quale sono in lizza sempre i due progetti presentati lo scorso anno dagli studi di architettura Manica Cmr e Populous, opportunamente rivisti per quanto riguarda la cubatura. Su questo punto Palazzo Marino è irremovibile: le volumetrie concesse non potranno superare i 90mila metri cubi. Un altro punto che dovrà invece essere affrontato, alla luce delle nuove proposte, sono le ulteriori somme che i due club dovranno corrispondere al Comune per il mantenimento delle vestigia del Meazza. Dopo tanti incontri interlocutori, il dialogo tra amministrazione e società sembra essersi avviato sulla strada giusta, anche se ci sono ancora un po' di "numerelli" da sistemare.

L'incontro odierno tra l'amministrazione comunale – erano presenti gli assessori all'Urbanistica Pierfrancesco Maran e allo Sport Roberta Guaineri – e i vertici di Milan e Inter – presenti il presidente rossonero Paolo Scaroni e l'amministratore delegato dell'Inter Alessandro Antonello – pare aver smussato un po' della tensione che ha da sempre caratterizzato la questione del nuovo stadio di San Siro. Adesso il Comune dovrà valutare, con i suoi tecnici, la proposta: anche se sul possibile abbattimento di San Siro aleggia sempre lo "spettro" di un pronunciamento della Soprintendenza, oltre che gli umori dei tanti milanesi contrari a un'eventualità di questo genere.

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