Samba, l’eroe che ha fermato l’attentatore alla stazione Centrale: “Vorrei la cittadinanza italiana”

Si chiama Samba Diagne, ha 52 anni, è cittadino senegalese e vive in Italia dal 1990. È lui l'eroe che ha fermato e disarmato un giovane yemenita che aveva accoltellato con un paio di forbici un militare davanti alla stazione Centrale.

Militare accoltellato alla stazione Centrale: Samba, l'eroe che è intervenuto per bloccare l'aggressore

Samba stava andando al mercato a comprare dei vestiti per i suoi figli quando, passando in piazza Duca d'Aosta, ha assistito all’aggressione di un militare da parte di un ragazzo yemenita di 23 anni, Mahamad Fathe, che al grido di "Allah Akbar" lo ha colpito al collo. Samba ha provato prima a chiedere un manganello ai carabinieri presenti. Quando questi gli hanno spiegato di non poterglielo dare, ha trovato la catena di una bicicletta e ha colpito Fathe, facendolo cadere a terra, poi lo ha disarmato.

"Contento che mi chiamino eroe. I militari mi hanno ringraziato"

"Qualcuno mi ha chiamato eroe, ne sono veramente contento. Io sono così, non mi piace vedere qualcuno che fa male ad altre persone", ha spiegato Samba ai microfoni di Fanpage, "qualcuno mi ha detto che mi sono preso un rischio. Certo che ho rischiato la vita, però non è un problema perché io sono così". "I militari mi hanno ringraziato, ma sono io che ringrazio le forze dell’Ordine per il lavoro che fanno", ha detto Samba, che ora è in cerca di lavoro dopo che il suo contratto è scaduto il 30 agosto.

Dopo il suo gesto sono arrivate tre offerte di lavoro: "Ora vorrei chiedere la cittadinanza"

Dopo il suo gesto eroico sono già arrivate tre chiamate da imprenditori che hanno letto la sua storia sui giornali e vorrebbero offrirgli un colloquio. Il 52enne, però, prima deve andare in Senegal a trovare la madre anziana. "Ha sentito questa storia e ha pensato che avessi un problema, quindi devo andare a trovarla". Intanto, lunedì Samba proverà a chiedere la cittadinanza italiana: "Ho preparato tutti i documenti e vorrei fare la richiesta".

(Hanno collaborato Simone Giancristofaro e Salvatore Garzillo)