"Mattinata di lavoro in Regione Lombardia, obiettivo riaprire in sicurezza". Matteo Salvini ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto che lo immortala mentre lavora negli uffici della Lega in Regione Lombardia. Un'immagine che racconta molto del momento che la politica lombarda sta attraversando. In settimana la giunta di Attilio Fontana ha annunciato un deciso cambio di strategia: pochi giorno dopo aver adottato misure più restrittive rispetto a quelle previste dal governo, tenendo chiuse librerie, cartolerie e altre attività mentre il resto d'Italia le riapriva, il governatore ha annunciato che chiederà di riaprire uffici e negozi del 4 maggio. Perché questo improvviso cambio di marcia, nonostante l'epidemia di coronavirus in Lombardia sia tutt'altro che conclusa?
Salvini al lavoro in Regione Lombardia: chi sta organizzando davvero la fase due?
C'è chi, come il sindaco di Milano Giuseppe Sala, vede la mano del leader della Lega dietro questa svolta. "La mia idea è che ieri mattina Salvini abbia detto ‘gli italiani sono stufi di stare in casa, riapriamo' e Regione Lombardia ha eseguito", ha detto il primo cittadino meneghino. La scelta comunicativa di Salvini sembra andare proprio in questa direzione. È bene chiarire che la presenza del segretario del Carroccio al Pirellone o a Palazzo Lombardia non è una circostanza eccezionale. Pur non avendo alcun ruolo ufficiale, Salvini incontra spesso i consiglieri della Lega, solitamente di venerdì, e non è raro avvistarlo nella sede della giunta regionale.
Ma la scelta di mostrarsi al lavoro in Regione e le parole scelte – "fare uscire di casa i cittadini e far ripartire il Paese, i cantieri, le aziende, i negozi, attività: è quello che chiedono i cittadini, le famiglie, le imprese, i sindaci, i governatori" – fanno sorgere ben più di un dubbio. Le domande sono molte. Chi prende le decisioni di politica regionale in questo frangente difficile? La pianificazione dell'attesa riapertura, da cui dipendono il benessere economico e soprattutto la salute di milioni di cittadini, viene elaborata in base ai bisogni di Salvini e del suo partito o agli interessi dei lombardi? Dopo aver vissuto la peggiore tragedia da 75 anni a questa parte, la Lombardia merita di sapere chi decide e nell'interesse di chi. Salvini e Fontana mettano al primo posto la sicurezza delle donne e degli uomini che, da Bergamo a Brescia, da Milano a Codogno, stanno vivendo la prova più dura della loro vita.