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Robecco, disabili caduti nel Naviglio: indagati tre educatori per la morte di Nicola Fazzi

Sono indagati per omicidio colposo i tre educatori che venerdì 28 giugno stavano accompagnando in una gita sul Naviglio Grande i due ragazzi disabili finiti in acqua per un tragico incidente, le cui cause devono ancora essere accertate. Nicola Fazzi, 32 anni, è annegato e il suo corpo è stato recuperato dopo diverse ore. Gianfranco A. lotta ancora tra la vita e la morte al San Raffaele di Milano.
A cura di Simone Gorla
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Nicola Fazzi con la madre Luisella, consigliera e tesoriera della Ledha
Nicola Fazzi con la madre Luisella, consigliera e tesoriera della Ledha

Tre educatori della Cooperativa Solaris di Triuggio, in provincia di Monza, sono indagati per omicidio colposo per il tragico incidente di venerdì 28 giugno a Robecco sul Naviglio che ha provocato la morte del 32enne Nicola Fazzi, mentre un altro giovane, Gianfranco A., è ricoverato in condizioni gravissime al San Raffaele di Milano.  I due giovani, ospiti del centro diurno disabili di Macherio, stavano percorrendo l'alzaia del Naviglio Grande a bordo di speciali tricicli guidati dagli educatori. Nei pressi di Cassinetta di Lugagnano, poco dopo le 10 di mattina, per motivi non del tutto chiariti i mezzi sono scivolati in acqua trascinando anche i due disabili, che erano legati e non hanno potuto evitare di essere trascinati via dalla corrente.

Tre indagati per omicidio colposo

Gli inquirenti della Procura di Pavia stanno indagando per fare luce sulla dinamica dell'incidente, in attesa che l'autopsia fornisca nuovi elementi utili. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il gruppo era composto in tutto da tre disabili e altrettanti educatori. Per cause ancora da accertare uno dei tricicli ha sbandato ed è finito nel Naviglio. Mentre gli operatori lottavano disperatamente per liberare il disabile, anche il secondo mezzo è scivolato in acqua. Gianfranco è riuscito con fatica a liberarsi dalle cinture ed è stato tratto in salvo, in fin di vita, un chilometro più a valle. Nicola invece non ce l'ha fatto: il suo corpo è stato recuperato solo alcune ore più tardi.

La cooperativa ha sospeso tutte le manifestazioni

"Nicola e Gianfranco partecipavano con entusiasmo, insieme ai loro educatori, ad una gita in bicicletta sul Naviglio. Vogliamo stringerci con forza attorno alle famiglie e, anche, agli operatori coinvolti: il loro dolore è il dolore della cooperativa Solaris tutta. In questo momento, sospendiamo le manifestazioni di festa programmate: dedicheremo le nostre energie a sostenere le famiglie, gli operatori e la cooperativa tutta", ha comunicato la Cooperativa Solaris in una nota.

L'abbraccio della Ledha: Nicola vive, uno di noi

La madre di Nicola Fazzi, Luisella Bosisio, è tesoriera e consigliera della Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità, che si è stretta attorno alla famiglia: "Nicola che ride con gli occhi, Nicola che parla, guarda, ascolta, gioca. Nicola che sa quello che vuole, Nicola che sopporta la lunghezza delle nostre riunioni, Nicola che c'era a New York il giorno della firma italiana della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Nicola che muore vivendo. Nicola che vive nonostante la morte. Nicola, uno di noi", ha scritto l'associazione.

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