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Ritrovati i due dipinti di Rubens e Renoir rubati a Monza: valgono 26 milioni di euro

I carabinieri hanno recuperato i due preziosi dipinti di Rubens e Renoir che erano stati rubati a Monza nell’aprile dello scorso anno. Le opere, che valgono circa 26 milioni di euro, erano state sottratte a due galleristi grazie a una truffa degna di un film. Lo scorso giugno cinque persone erano state arrestate per furto aggravato, ma le opere non erano ancora state recuperate.
A cura di Francesco Loiacono
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I due dipinti di Rubens (a sinistra) e Renoir
I due dipinti di Rubens (a sinistra) e Renoir

Il furto risale all'aprile del 2017. Gli arresti dei responsabili invece allo scorso giugno. Ma finora del bottino, due dipinti di Renoir e Rubens del valore di circa 26 milioni di euro, non c'era traccia. Fino ad oggi: i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza, coordinati dalla locale procura, sono infatti riusciti a recuperare i due quadri. Si tratta de "La Sacra famiglia" del pittore seicentesco Pieter Paul Rubens e de "Le fanciulle sul prato" dell'impressionista Pierre-Auguste Renoir. Il furto era stato degno di un film: due delle cinque persone arrestate si erano finte ricchi ebrei ortodossi interessati ad acquistare i due dipinti. I due truffatori avevano quindi organizzato un incontro con i due galleristi proprietari dei dipinti, uno di Cagliari e uno di Arona. Sede dell'incontro un ufficio affittato in via Quintino Sella a Monza, sopra la sede del Consolato dell'Albania (estraneo alla vicenda). I due ladri-truffatori erano riusciti con uno stratagemma a caricare i due preziosi dipinti in auto e a fuggire, facendo perdere le loro tracce.

In cinque erano stati arrestati lo scorso giugno per furto aggravato dai carabinieri. La mente è un 44enne croato, che si era finto un ricco rabbino con tanto di passaporto israeliano intenzionato ad acquistare i dipinti. Non si trovavano però le opere: le indagini dei militari dell'Arma hanno consentito di appurare che i dipinti erano ancora in attesa di essere piazzate sul mercato. I carabinieri sono riusciti a rintracciarle e adesso torneranno nelle mani dei legittimi proprietari. Nella vicenda sarebbero coinvolte altre tre persone, che avrebbero aiutato la banda di truffatori: risultano denunciati a piede libero.

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