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Ritardi per maltempo e guasti, la protesta dei pendolari: “Le aziende chiedano i danni a Trenord”

Rallentamenti e disagi sulle linee ferroviarie lombarde a causa del maltempo. A Villapizzone e Porta Venezia, necessario l’intervento del 118 a bordo di due convogli che ha provocato ritardi sino a 30 minuti. Un guasto ad un passaggio a livello tra S.Falzano e Brescia ha creato problemi ai pendolari di Gallarate, in attesa che i tecnici sistemino la situazione. “Le aziende chiedano i danni a Trenord e alla Regione Lombardia per ritardi che ormai sono diventati intollerabili”, ha protestato un rappresentante del comitato di pendolari della tratta Lecco-Milano.
A cura di Filippo M. Capra
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I pendolari in attesa alla stazione di Monza
I pendolari in attesa alla stazione di Monza

Altra giornata di pioggia, altri problemi alla rete ferroviaria di Trenord in avvicinamento a Milano, dove a causa di un intervento a bordo treno da parte del 118, il nodo di Milano/Passante Ferroviario ha subìto forti rallentamenti nella mattinata di oggi. A partire dalle 8.45, si è reso necessario l'intervento degli operatori sanitari su due convogli fermi rispettivamente a Milano Villapizzone e a Milano Porta Venezia. Verso le 9, l'azienda di trasporti regionali ha reso noto che il traffico stava tornando progressivamente alla normalità, sottolineando che i treni in viaggio in quella fascia oraria avrebbero toccato i 30 minuti di ritardo.

Problemi anche a Gallarate

Problemi anche a Gallarate dove, a causa di un guasto ad un passaggio a livello tra S.Zeno Folzano e Brescia, si sono registrati ritardi sino a 20 minuti, bloccando la circolazione dei pendolari. I tecnici di Rfi sono accorsi immediatamente per risolvere quanto prima il problema e ripristinare la linea.

I precedenti di inizio novembre

Solo tre settimane fa, un fulmine ha colpito un convoglio partito da Milano e diretto a Lodi, infrangendone il parabrezza e costringendolo ad interrompere la corsa. Nella stessa giornata, una forte grandinata aveva limitato la circolazione dei treni lombardi sulla tratta Lecco-Bergamo-Brescia comportando ritardi fino a 50 minuti.

La rabbia dei pendolari

I pendolari, esausti dalle costanti criticità riscontrate sulle linee regionali, hanno espresso il proprio malumore organizzando una protesta e invitando "le aziende" a chiedere "i danni a Trenord e alla Regione Lombardia per ritardi che ormai sono diventati intollerabili. Il bonus del 30% è solo una presa in giro", ha detto un rappresentante del comitato di pendolari della tratta Lecco-Milano. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, oggi, è stata la soppressione della corsa S8 delle 6.37 in direzione Milano e il ritardo accumulato da quella successiva che sfondava il muro dei 30 minuti. Trenord ha informato che il disagio è stato causato da un guasto alle porte del treno numero 10827, per cui si è cercato di porre rimedio facendo fermare il diretto da Sondrio alla stazione di Cernusco-Merate, giudicato "insufficiente" dal rappresentante dei pendolari che ieri hanno protestato a Cadorna, base operativa di Trenord.

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La protesta a Cadorna

Ieri sera alcuni comitati di pendolari si sono riuniti in Cadorna, a Milano, sotto la sede di Trenord per contestare le condizioni cui sono costretti quasi quotidianamente che, ogniqualvolta le previsioni meteo risultano avverse, peggiorano. Con lo slogan "Adesso basta", i pendolari hanno lamentato "le condizioni indegne del servizio di trasporto ferroviario della Lombardia, diventate insostenibili con disservizi quotidiani, tra guasti, ritardi, soppressioni di convogli e affollamento".

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