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Revenge porn a Milano: moglie tradita invia foto osé dell’amante del marito ai loro colleghi

Ha scoperto che il marito la tradiva sul lavoro e ha inviato una foto osé dell’amante dell’uomo a tutti i loro colleghi. Protagonista una 50enne milanese che è stata denunciata per il caso di “revenge porn”, reato introdotto dal recente “codice rosso”. In poche ore la denuncia è arrivata sul tavolo di un pubblico ministero che si occuperà del caso.
A cura di Francesco Loiacono
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Una foto di una donna a seno nudo inviata, via Whatsapp, a tutti i colleghi della stessa persona immortalata nello scatto. A inviarla è stata la moglie dell'amante della donna, infuriata dopo aver scoperto il tradimento tra suo marito e una collega di lavoro. Il caso di "revenge porn" si è verificato a Milano e, come riportato da Mario Consani sul quotidiano "Il Giorno", è particolare per un motivo: è infatti il primo, nel capoluogo lombardo, che è stato inquadrato sulla base della nuova legge, il cosiddetto "codice rosso", entrato in vigore lo scorso 9 agosto. La legge tutela in particolare le vittime di violenza domestica e di genere, ha introdotto reati specifici come la diffusione di immagini o video intimi senza consenso, cioè il "revenge porn", e prevede anche una sorta di "corsia preferenziale" per episodi come quello che ha visto vittima la donna la cui foto è stata diffusa senza consenso. E infatti nel giro di 72 ore, dalla denuncia alla polizia la vicenda è approdata sul tavolo di un pubblico ministero, Maria Letizia Mocciaro, che si occuperà adesso della vicenda.

La nuova legge sta spingendo molte donne a denunciare le violenze subìte

La moglie tradita, se dovessero essere confermate le sue responsabilità nell'accaduto, sulla base della nuova legge rischia da uno a sei anni di reclusione e fino a 15mila euro di multa. Si tratta di una 50enne, sposata col direttore di una catena di saloni di parrucchieri, che ha scoperto una relazione tra il marito e la titolare di uno dei saloni, una 35enne. A quel punto ha iniziato a insultare, sempre via telefono, l'amante del marito, l'ha chiamata ripetutamente e l'ha minacciata: quindi ha pensato bene di diffondere quella foto osé trovata sul cellulare del marito a tutti i colleghi dell'uomo e della sua amante. La 35enne all'inizio ha cercato di rispondere alla donna, poi però quando si è resa conto che la situazione stava precipitando è andata a sporgere denuncia alla polizia. Non è la sola: secondo alcuni dati forniti dai centri antiviolenza milanesi infatti l'introduzione della nuova legge sembra aver spinto molte donne, circa 40 al giorno, a denunciare le violenze subìte.

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