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Renzi alla Prima della Scala: forte rischio di contestazioni

Per l’apertura della stagione lirica del teatro milanese, il 7 dicembre, è atteso il premier. La sua presenza potrebbe essere il pretesto per nuove contestazioni sul tema delle case popolari, questione molto calda a Milano. Non dovrebbe esserci invece il Capo dello Stato.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano no, quello del Consiglio Matteo Renzi sì. Si avvicina uno dei momenti clou della vita culturale meneghina: la Prima della Scala, in programma la sera del 7 dicembre, giorno di Sant'Ambrogio. E come sempre c'è fermento intorno al parterre che sfilerà in piazza Scala per l'inaugurazione della stagione del "tempio della lirica": non solo un evento culturale ma di costume, con una grande risonanza mediatica e simbolica. Secondo le prime voci, tra gli ospiti nel palco reale della Scala non dovrebbe esserci Napolitano, al centro in questo ultimo periodo delle voci sulla data delle sue possibili dimissioni. Al posto del Capo dello Stato, dovrebbe però arrivare a Milano il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Farà compagnia a Pietro Grasso, presidente del Senato, che ha già confermato la sua presenza, così come il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.

Renzi alla Prima della Scala, rischio contestazioni

Proprio la presenza di Renzi preoccupa gli organizzatori e le forze dell'ordine. Il clima a Milano è molto teso in questi giorni, soprattutto sul tema delle case popolari e delle occupazioni abusive. Tra il piano sgomberi messo a punto dalle istituzioni – ma che non sembra essere ancora partito – e le proteste – anche violente – dei comitati per il diritto alla casa, nelle scorse settimane si sono registrati spesso giornate campali, con scontri e feriti. La venuta del premier potrebbe essere un ulteriore motivo per alzare il tiro delle contestazioni: la Prima della Scala è storicamente una vetrina per mostrare, su scala nazionale e mondiale, anche tutti i problemi che affliggono la città di Milano. La presenza di Renzi potrebbe fungere da megafono. Per di più, per il 6 e il 7 dicembre sono già state annunciate da alcuni comitati delle mobilitazioni. Il cocktail, insomma, potrebbe sicuramente essere esplosivo. E in tutto ciò, il Fidelio di Beethoven rischia di rimanere sullo sfondo: per chi ne avesse la possibilità, restano ancora dei biglietti in vendita per la Prima: i prezzi vanno dai 1.440 ai 2.400 euro.

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