Referendum per l’autonomia, Maroni: “Spero di superare affluenza del 34 per cento”

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha fissato l'obiettivo, in termini di affluenza, per quanto riguarda il Referendum per l'autonomia del prossimo 22 ottobre: "Nel 2001 andò a votare il 34 per cento, mi aspetto di superare quella quota del referendum costituzionale sul Titolo V. Ogni voto in più sarà un successo". Il governatore leghista, che ha molto investito su questo referendum, ha parlato ai cronisti nel corso di una conferenza stampa al Piccolo teatro con Silvio Berlusconi a Milano, promossa proprio per sostenere la consultazione di domenica prossima in Lombardia e nel Veneto (qui un approfondimento sul significato e il valore di questi referendum).
Berlusconi: Referendum per tutte le Regioni italiane
L'ex presidente del Consiglio ha fornito pieno appoggio a Maroni sul tema dell'autonomia, che invece era stato criticato da un'altra forza politica che fa parte del centrodestra, Fratelli d'Italia: la leader Giorgia Meloni aveva bollato il referendum come "propaganda". Dopo il voto di domenica Berlusconi, a proposito dello strumento del referendum, ha invece detto: "Vogliamo proporlo per tutte le regioni italiane: spostare la competenza di 11 materie dal centro alla sede giusta, quella regionale". L'ex Cavaliere non è però sicuro di poter andare a votare: ha detto di aver spostato la propria residenza a Roma e di non conoscere la sua attuale situazione.
Sala: Mi auguro che in tanti vadano a votare
Maroni, rispondendo a un'altra domanda dei cronisti, è invece intervenuto su un possibile coinvolgimento di Giorgio Gori (suo possibile sfidante alle prossime Regionali) nelle future trattative col governo centrale dopo un'eventuale schiacciante vittoria dei Sì ai referendum: "Se Giorgio Gori vuole venire con me a trattare è benvenuto, basta che me lo chieda. Nessun problema. Anzi, sarebbe un valore aggiunto". Gori (attuale sindaco di Bergamo), così come il primo cittadino di Milano Beppe Sala, è infatti uno dei tanti amministratori locali del Pd che, pur criticando l'indizione del referendum di domenica, ha annunciato che voterà a favore. Maroni ha già annunciato che, in caso di vittoria del sì, istituirà una squadra bipartisan per andare a trattare col governo di Roma. Da Sala è arrivato un distinguo: "Bisogna capire su cosa la Lombardia, in caso di vittoria, vorrà chiedere più autonomia, non siamo d'accordo su tutto ma solo su alcune tematiche. Iniziamo a vedere il risultato elettorale e poi ci siederemo al tavolo", ha detto il sindaco di Milano, che si è poi augurato "che in tanti vadano a votare".