Rapina in una gioielleria in via Mac Mahon a Milano: tre arrestati, anche un ex pizzaiolo

Il 30 gennaio dello scorso anno tre rapinatori si erano introdotti in una gioielleria in via Mac Mahon a Milano. Avevano immobilizzato le due titolari, legando loro mani e piedi alle sedie con del nastro adesivo. Poi avevano preso dieci anelli in oro e 200 orologi, per un valore complessivo di circa 40mila euro. Prima di fuggire i tre malviventi, che evidentemente avevano ben pianificato il colpo, si erano impossessati anche dell'impianto di video sorveglianza che aveva ripreso i loro volti: i tre infatti erano entrati fingendosi normali clienti e avevano poi aggredito le titolari del negozio di preziosi, mettendo a segno la rapina.
I rapinatori incastrati dalle targhe delle loro auto
Alla squadra mobile di Milano è servito quasi un anno per individuare e arrestare i responsabili. Si tratta di pregiudicati per furto, rapina e reati contro la persona. Due di loro erano già in carcere a San Vittore, sempre per reati contro il patrimonio: il terzo complice è stato invece bloccato e arrestato nel Senese. Uno dei malviventi è un ex pizzaiolo: gestiva un locale alla periferia di Milano, in via Aldini e proprio la sua pizzeria, nella quale lavorava come dipendente un altro degli arrestati, era divenuto il luogo di incontro per pianificare il colpo. E alla fine è stata proprio l'eccessiva pianificazione probabilmente a tradire i tre rapinatori. In mancanza delle immagini delle telecamere della gioielleria gli investigatori della squadra mobile hanno infatti analizzato quelle riprese da alcune telecamere comunali e private installate nei pressi del negozio. Nei filmati comparivano spesso tre vetture, risultate intestate ai tre pregiudicati e utilizzate per compiere i sopralluoghi per organizzare al meglio il colpo. Le successive verifiche hanno quindi incastrato i tre, facendo scattare l'arresto.