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Ragazzo armato di spranga devasta le auto in sosta: paura alla stazione Centrale di Milano

Paura oggi pomeriggio davanti alla stazione Centrale, a Milano. Un ragazzo nigeriano di 24 anni, armato di un tubo di ferro, ha danneggiato due auto parcheggiate nei pressi dello scalo ferroviario, come se fosse in preda a un raptus. Il 24enne è stato bloccato da due militari dell’esercito e poi portato in questura. Non era drogato né ubriaco, ma non ha fornito chiarimenti sul suo gesto.
A cura di Francesco Loiacono
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Una delle auto danneggiate (Frame dal video di Corriere.it)
Una delle auto danneggiate (Frame dal video di Corriere.it)

È stato un pomeriggio di ordinaria follia davanti alla stazione Centrale di Milano. Attorno alle 14 un ragazzo nigeriano di 24 anni, armato di un lungo tubo di ferro, ha iniziato a danneggiare alcune auto parcheggiate. Secondo i racconti di alcuni presenti, l'uomo – forse uno dei tanti immigrati che stazionano nei pressi dello scalo ferroviario – sembrava invasato: in preda a una sorta di raptus è salito in piedi sul cofano di una Land Rover, distruggendone il parabrezza. Poi ha colpito anche altre auto parcheggiate nei paraggi, distruggendo lunotti e finestrini.

Sul posto poliziotti in assetto antisommossa e militari

L'uomo era armato, oltre che del bastone di ferro – probabilmente il tubo Innocenti di un'impalcatura – anche di alcuni sampietrini che aveva divelto dalla pavimentazione nei pressi della stazione. Il suo raptus ha richiamato l'attenzione di molte persone, tra viaggiatori e tutti gli altri frequentatori abituali della stazione. Qualcuno lo avrebbe anche incitato, altri hanno invece chiamato le forze dell'ordine. Per bloccare l'invasato sono intervenuti due soldati dell'esercito, che da tempo ormai pattugliano la Centrale. I militari hanno bloccato a terra l'uomo, che ha continuato a dimenarsi fino all'arrivo della polizia. Sul posto sono intervenuti  agenti in assetto antisommossa e due volanti: alla vista delle divise il capannello di persone che si era creato si è dissolto. Il 24enne è stato portato in questura: non era sotto effetto di alcol o droghe, ma non ha voluto indicare i motivi del suo gesto.

L'ultimo blitz delle forze dell'ordine in Centrale il 12 settembre

L'episodio inevitabilmente riaprirà le polemiche sulla sicurezza in stazione Centrale. Una zona su cui i riflettori della politica, dell'opinione pubblica e anche delle forze dell'ordine sono accesi ormai da diverso tempo. Dallo scorso maggio la zona della stazione è oggetto di periodici blitz (l'ultimo lo scorso 12 settembre), durante i quali gli immigrati e le altre persone che solitamente trascorrono le proprie giornate davanti allo scalo ferroviario vengono controllati, ed eventualmente portati in questura per essere identificati. Le operazioni delle forze dell'ordine hanno prodotto finora qualche provvedimento di espulsione e qualche arresto, ma non hanno impedito gravi aggressioni, come gli accoltellamenti del 18 maggio e del 17 luglio da parte rispettivamente dell'italo tunisino Tommaso Hosni (a processo per quell'episodio) e del 31enne della Guinea Saidou Mamoud Diallo, poi espulso dall'Italia. Le vittime, in entrambi i casi, erano stati poliziotti e militari dell'esercito.

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