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Ragazzo accusa padre Zanotti, fondatore della comunità Oasi 7: “Mi dava il Viagra e abusava di me”

Un ragazzo, ex ospite della comunità di accoglienza per profughi e minori in difficoltà Oasi 7 di Antegnate (Bergamo), ha denunciato il fondatore della comunità, padre Antonio Zanotti, per violenza sessuale. A riportarlo il Corriere della sera, secondo cui alla denuncia, depositata presso la procura di Roma e in Vaticano, sarebbero allegati video e foto hard.
A cura di Francesco Loiacono
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Padre Antonio Zanotti, fondatore della comunità Oasi 7 (dal sito)
Padre Antonio Zanotti, fondatore della comunità Oasi 7 (dal sito)

Bufera su padre Antonio Zanotti, frate cappuccino fondatore della comunità Oasi 7, dove vengono accolti profughi e minori in difficoltà. Secondo quanto riporta Fiorenza Sarzanini sul "Corriere della sera", un ragazzo, ex ospite della struttura di Antegnate (nel Bergamasco, una delle sedi della comunità in Lombardia) avrebbe sporto nei confronti del frate una denuncia per violenza sessuale. Allegata alla denuncia ci sarebbero anche prove schiaccianti, come filmini e foto hard, che sarebbero state già depositate in Vaticano e alla procura di Roma. La presunta vittima è un giovane straniero arrivato in Italia quando aveva sei anni. Dopo essere stato mandato in collegio all'età di 10 anni, nel 2014 era finito all'Oasi 7. Secondo quanto riportato dal ragazzo nella sua denuncia, citata dal Corsera, nei primi mesi il giovane si sentì accolto dal frate, nonostante avesse notato subito "l’eccessivo lusso nel quale era abituato a vivere padre Zanotti, molto lontano dai costumi francescani". Dopo circa tre mesi dal suo ingresso in comunità sarebbero però iniziati gli approcci sessuali del religioso: "Prima con abbracci, poi dopo avermi invitato a bere nella sua stanza. Nonostante non fosse mio desiderio avere rapporti sessuali con il frate, non riuscivo a oppormi. Padre Zanotti cominciò a farmi dei regali costosi, qualunque cosa chiedessi me la acquistava. Se accondiscendevo alle sue richieste, mi faceva trovare dei soldi". Il ragazzo, nella sua denuncia, entra anche nei dettagli: padre Zanotti lo avrebbe costretto ad assumere Viagra e lo avrebbe minacciato per non farlo andare via dalla comunità.

Il giovane avrebbe cercato di allontanarsi in più occasioni: due mesi fa l'ultima, dopo la quale il ragazzo sarebbe stato avvicinato da due uomini, anche loro ospiti della comunità, e brutalmente picchiato: "Non tornare più là dentro e vedi di stare molto lontano da qui", avrebbero detto i due aggressori. Il ragazzo, che adesso vive in un luogo protetto, è assistito dall'avvocatessa Laura Sgrò, che ha chiesto l'intervento immediato delle gerarchie vaticane e della magistratura ordinaria italiana. Il legale ha richiesto "misure cautelari urgenti" nei confronti del frate e la sua riduzione allo stato laicale. L'urgenza deriva anche dal fatto che nella comunità di padre Zanotti sono ospitati numerosi giovani in difficoltà e dalla necessità di chiarimenti sulla provenienza dei soldi a disposizione del frate e sul loro utilizzo. La posizione del religioso potrebbe anche aggravarsi: oltre al ragazzo che ha già sporto denuncia, altri due giovani ex ospiti della struttura avrebbero già depositato presso lo studio Bernardini De Pace la propria testimonianza e sarebbero pronti a parlare con i magistrati.

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