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Ragazzina perseguitata da anni dai bulli del paese: picchiata e insultata anche sotto casa

Una ragazzina di 15 anni, residente in un paesino della Franciacorta, nel Bresciano, sarebbe da anni vittima delle persecuzioni di un gruppo di bulli del paese. Le angherie sono iniziate alla scuola media e sono proseguite anche all’oratorio e perfino sotto casa della ragazzina: i bulli passano e la insultano anche pesantemente. La madre dell’adolescente si è rivolta invano ai carabinieri che hanno le mani legate trattandosi di minorenni. E adesso medita di andare a vivere altrove per aiutare sua figlia.
A cura di Francesco Loiacono
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Una storia di bullismo, quello più becero che finisce col cambiare per sempre la vita di chi ne è vittima. Arriva da un paesino della Franciacorta, in provincia di Brescia, ed è raccontata dalla testata "Bresciatoday". La vittima è una ragazzina che oggi ha 15 anni, ma che da tempo è costretta a subire le angherie di una banda di bulli del suo paese. Tutto è iniziato alle scuole medie: l'adolescente è stata presa di mira, probabilmente senza un vero motivo come accade spesso in queste storie, da un gruppo di ragazzini e anche ragazzine della sua scuola. Ma le persecuzioni, fisiche e psicologiche, sono andate avanti non solo a scuola ma anche all'esterno: all'oratorio del paese e, cosa più grave, anche a casa della ragazzina. Come raccontato dalla madre della vittima alla testata, infatti, i bulli a volte passano da sotto l'abitazione della figlia e le urlano contro ogni tipo di insulto, dandole persino della "prostituta".

La madre sta pensando di trasferirsi a vivere altrove per aiutare la figlia

Dalle parole alle violenze fisiche il passo è stato breve: durante le festività per lo scorso Carnevale la ragazzina sarebbe stata colpita in faccia da uno dei bulli che le avrebbe tirato contro una bomboletta spray. La 15enne ha riportato un taglio a sopracciglio, ricucito con cinque punti di sutura. In quell'occasione la madre della ragazzina è andata dai carabinieri ma non avrebbe sporto querela: le è stato detto infatti che, trattandosi di ragazzini minorenni non sarebbe servito a nulla. I militari dell'Arma avevano assicurato che avrebbero convocati i genitori del bullo in questione per cercare di risolvere la situazione. Così però non è stato, almeno a giudicare dal racconto della madre della vittima dei bulli. Sua figlia sta subendo serie ripercussioni: soffre di attacchi di panico e di disturbi alimentari. E ora la madre sta meditando di prendere una drastica decisione, l'unica che potrebbe salvare la figlia: trasferirsi a vivere altrove.

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