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Pugni a donne e anziani per “gioco”: preso il clochard che terrorizzava i passanti a Milano

Colpiva senza motivo i passanti nella zona nord di Milano. A una donna ha spaccato il naso con un pugno che l’ha costretta a subire un delicato intervento di ricostruzione. Il responsabile delle aggressioni, un 48enne, è stato fermato dalla polizia dopo una lunga serie di segnalazioni dei residenti. Le prime aggressioni risalgono al 2013, quando picchiò un uomo a cui aveva chiesto delle monetine.
A cura di Salvatore Garzillo
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L'aggressore immortalato in un video della polizia (Fonte: Questura di Milano)
L'aggressore immortalato in un video della polizia (Fonte: Questura di Milano)

Nel quartiere lo conoscevano tutti o, per meglio dire, lo temevano tutti. Si aggirava per le strade di Milano con un giubbotto marrone lungo fino al ginocchio, lo sguardo torvo, l’atteggiamento di chi vuol litigare e, spesso, non aveva neppure bisogno di una scusa per essere aggressivo. Il suo “gioco” preferito era avvicinare sconosciuti e colpirli con un pugno in faccia. In genere con un gancio destro ben assestato. Lo scorso 18 gennaio ha messo a segno l'ultima aggressione: a una donna di 51 anni ha distrutto il naso, provocandole ferite guaribili in 41 giorni. È stato l’ultimo episodio prima di essere fermato dagli agenti del commissariato Greco Turro, sommersi da richieste di aiuto dei residenti.

Vito T. è un senzatetto nato in Svizzera 48 anni fa ma cresciuto a Santeramo in Colle, un piccolo comune in provincia di Bari. Da almeno 7 anni frequenta l’area tra Maggiolina e Greco, dove i residenti non sapevano più a chi rivolgersi per ritrovare un po’ di serenità. E lì è stato bloccato il 19 gennaio su segnalazione di un abitante della zona, che lo aveva notato fermo sotto la pensilina del bus all'angolo con via Timavo. Quando gli agenti lo hanno raggiunto, l'uomo si è scagliato contro di loro con calci e pugni, ma stavolta di fronte non aveva donne e anziani.

Le vittime preferite avevano i cani al seguito

Il 48enne colpiva soprattutto anziani, donne e uomini senza distinzione, ma quasi tutti con cani al seguito. Solo nel mese di gennaio ha aggredito quattro persone. Il primo episodio è del 4, quando ha insultato a distanza un 80enne che stava coltivando pacificamente il suo orto dietro il cimitero di Greco. Lo ha mandato a quel paese senza motivo, appena l’uomo ha risposto si è avventato contro di lui e l’ha spinto con forza a terra. L’anziano se l’è cavata con qualche contusione. Il giorno dopo ha incrociato una insegnante di 62 anni in via Comune Antico, dove la donna stava passeggiando con i suoi due cani di grossa taglia. “Prima o poi ti incontrerò senza cani”, le ha detto prima di sferrarle il solito gancio destro da ko. Il 7 gennaio, nell’area cani di piazza Carbonari ha affrontato un uomo di 79 anni ma i tentativi di aggredirlo fisicamente sono stati interrotti dall’intervento di alcuni passanti. Il 18 gennaio, invece, non c’era nessuno a fermarlo. Alle 7.30, in via Lepanto, ha incontrato una donna di 51 anni uscita per il consueto giro del mattino col proprio cagnolino. Non le ha rivolto neppure una parola, le ha solo distrutto la faccia con un pugno al naso. Il motivo? Ai poliziotti non ha dato nessuna spiegazione anche se alla base ci sarebbe un disturbo psichico mai certificato.

Aggressioni fin dal 2013

Identificarlo non è stato difficile, gli investigatori di Greco Turro diretti da Angelo De Simone hanno ascoltato almeno 60 persone raccogliendo informazioni utili da molte di loro. La vera sfida è stata individuarlo al momento giusto perché il clochard si spostava senza logica apparente tra piazza Carbonari, il ponte di Greco e via Cagliero, dormendo negli androni dei palazzi rimasti aperti o alle spalle del cimitero. "Quando abbiamo scoperto il suo nome e lo abbiamo inserito nel database è apparsa una lunga schermata di precedenti – ha spiegato De Simone – Episodi che vanno indietro nel tempo fino al 2013, quando colpì con un pugno in faccia un uomo a cui aveva chiesto delle monetine. Il malcapitato era a passeggio con compagna e nipotina, non aveva fatto nulla di male. Poi è stata una escalation di minacce anche armato di coltello e bastone, aggressioni, offese nei confronti dei passanti. La storia criminale del 48enne conferma quanto abbiamo pensato iniziando l’indagine, ovvero che è un soggetto molto pericoloso".

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