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Processo per terrorismo a Fatima, prima foreign fighter italiana: “Fanatica, picchiava la madre”

Nel processo per terrorismo a Fatima, la prima foreign fighter italiana, un’amica della famiglia Sergio ha rivelato che Maria Giulia – nome di Fatima da cristiana – dopo la conversione picchiava la madre Assunta assieme alla sorella Marianna. Quest’ultima è già stata condannata a 5 anni sempre per terrorismo internazionale. Una parente della famiglia Sergio: “Ho visto Fatima in metro a Milano”. Ma per gli inquirenti non è credibile.
A cura di Francesco Loiacono
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Giornata di testimonianze a Milano nell'ambito del processo per terrorismo internazionale a Fatima, alias Maria Giulia Sergio, prima foreign fighter italiana che si troverebbe in Siria per combattere nelle fila dello Stato islamico. Davanti ai giudici hanno parlato un'amica della famiglia Sergio e una nipote del capofamiglia e padre di Fatima, Sergio Sergio, a processo assieme alla figlia, al genero e ad altre due persone. Dal procedimento è uscita la mamma di Fatima, Assunta Buonfiglio, deceduta nell'ottobre 2015 poco dopo il suo arresto.

Proprio il cambiamento nei rapporti tra Fatima, la sorella Marianna (già condannata a 5 anni sempre per terrorismo internazionale) e la loro madre è stato al centro dei racconti delle testimoni: "Maria Giulia era una ragazza educata, dolce, carina", ha raccontato l'amica di famiglia, spiegando che dopo la conversione all'Islam passò "dal dirmi ‘ti ringrazio perché mi hai insegnato a studiare' a ‘meno male che siamo arrivati noi musulmani a salvare voi cristiani'". La donna ha poi raccontato che i genitori delle due giovani "non erano contenti di convertirsi all'Islam", e che dopo la conversione nella casa dei Sergio, a Inzago (periferia milanese) "si sentivano tante urla in quella casa e anche che le due figlie picchiavano la madre".

La testimone ha ripercorso il suo rapporto di amicizia con la famiglia Sergio, che risale agli anni Settanta in Campania, regione dalla quale la famiglia si trasferì nel Milanese. Un rapporto cambiato dal 2007, con la conversione dei quattro: "Marianna era una ragazza un po' complessata e subiva molto Maria Giulia perché era più intelligente e ha preso il sopravvento su tutta la famiglia". Un'affermazione confermata nei mesi scorso anche dalla fotografa che ritrasse Maria Giulia Sergio ai tempi del suo primo matrimonio. L'amica di famiglia ha poi proseguito il suo racconto dicendo che la madre di Fatima "piangeva sempre e soffriva per la scelta di Maria Giulia e mi diceva ‘cosa credi che mi faccia piacere che sta sempre in stanza a pregare?' e io le dicevo ‘devi buttarla fuori di casa'". Il padre della ragazza, invece, secondo la testimone "non aveva la capacita' di capire quello che stava accadendo, si andava a nascondere nei bar di Inzago per bere e mangiare durante il ramadan, lui l'Islam non era nemmeno in grado di capirlo, mentre anche la moglie si nascondeva sotto il balcone della vicina di casa per fumare".

La nipote di Sergio Sergio: "Ho visto Fatima in metropolitana a Milano"

In tribunale è stata ascoltata come teste anche una nipote di Sergio Sergio, che ha raccontato ai giudici che lo zio sta seguendo un "percorso di rieducazione al cattolicesimo, prima non era felice, ora è contento". Il padre di Fatima continuerebbe a quanto pare a non accettare l'idea che la figlia abbia deciso di unirsi all'Isis: davanti alle immagini dei recenti attentati in Europa Sergio Sergio "continua a dire che lei voleva solo fargli fare un viaggio, a lui e alla moglie". La nipote si è poi resa protagonista di una sorta di colpo di scena al termine dell'udienza, lontano dai giudici. Ai cronisti presenti ha infatti affermato di aver visto Fatima di recente nella metropolitana di Milano. Un'affermazione che confuterebbe le tesi degli inquirenti, che sono certi che la donna sia in Siria assieme al marito Aldo Kobuzi. Ma gli stessi inquirenti non ritengono credibili a quanto pare le affermazioni della nipote della famiglia Sergio.

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