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Primarie Milano 2016, Sala vince e non convince: Sel verso lo strappo?

Dopo la vittoria di Giuseppe Sala alle primarie di centrosinistra cominciano i mal di pancia nella coalizione di centrosinistra. Sel annuncia l’inizio di una “riflessione sulla nuova fase politica che si apre a Milano”. E arriva l’invito di Rifondazione a unirsi per individuare un candidato sindaco alternativo a Sala.
A cura di Francesco Loiacono
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All'indomani della lunga notte delle primarie milanesi restano nella mente di chi è stato al teatro Elfo Puccini di Milano molte immagini. Alcune, ufficiali, le hanno mostrate i tantissimi organi di informazione presenti: gli abbracci tra Sala e Pisapia, la trionfale salita sul palco dell'ormai ex manager Expo con le note di Heroes di David Bowie (scelta fin dal primo confronto a quattro come canzone rappresentativa), gli abbracci e i sorrisi (qualcuno ha scritto un po' tirati) tra i quattro candidati e il sindaco Pisapia, chiamati a parole a riunirsi fin da stamattina per provare a governare altri cinque anni a Milano.

Altre immagini sono meno note: sono quelle di tanti supporter di Sala "avvelenati" con chiunque altro sia salito sul palco a parte il "loro" Beppe. Pisapia incluso. Che, come sanno alcuni giornalisti posizionati in cima alla platea dell'Elfo costretti addirittura a zittire i più facinorosi, è stato oggetto di una buona dose di commenti caustici e perfino di insulti dai "saliani", come i fan di mister Expo sono stati etichettati.

I malumori di Sel

Un'altra istantanea ancora, raccolta dallo scrivente, è lo sguardo nello stesso tempo ironico e affranto con il quale il consigliere comunale di Sel, Luca Gibillini, ha osservato gli applausi scroscianti fatti da una parte dei "saliani" all'arrivo di Pierfrancesco Majorino. Quel Majorino che – lo dicono i numeri, anche se un puro calcolo matematico in politica non è scontato – con il suo mancato passo indietro ha consentito di fatto a Sala di vincere, con margine ampio ma non troppo, le primarie: 25.600 voti per Sala, 20.516 Balzani, 13.916 Majorino. Anche la vicesindaco, sostenuta proprio da parte di Sel e dal sindaco Pisapia, ha espresso il suo rammarico per il mancato dietrofront di Majorino. Una cronaca di un suicidio annunciato, secondo chi nel centrosinistra milanese negli ultimi giorni si era speso più volte per una candidatura unitaria tra i due.

Proprio Gibillini, incrociato dalle telecamere di Fanpage nell'atrio dell'Elfo Puccini, aveva già ieri annunciato l'apertura di una fase che potrebbe portare a uno "strappo" da parte di Sel: "In questi giorni ragioneremo sul cambio di scenario perché è evidente che da oggi è tutta un'altra stagione", ha detto diplomaticamente il consigliere, che interrogato poi sul famoso "patto di lealtà" firmato da tutti i partiti della coalizione prima delle primarie è stato sibillino: "La firma del patto di lealtà? Il patto di lealtà deve essere reciproco, vediamo cosa accade". Detto fatto, quando ancora non era finito lo scrutinio sulla pagina Facebook di Sel Milano è apparso un post che certifica quella che, in un rapporto di coppia, si potrebbe chiamare la pausa di riflessione: "A scrutinio ancora in corso, emerge con chiarezza che la maggioranza degli elettori del CentroSinistra milanese ha votato per difendere e proseguire il percorso di questi 5 anni", scrive Sel, riferendosi a quel 57 per cento di elettori che ha preferito Balzani o Majorino a Sala: "Questo risultato impone a Sinistra Ecologia Libertà, e alle diverse articolazioni della sinistra che fino all'ultimo si sono impegnate per tener viva l'anomalia milanese, l'avvio di una riflessione sulla nuova fase politica che si apre a Milano".

Rifondazione: "Chi non sta con il centro di Sala si unisca a noi"

Dove potrà portare questa riflessione? Difficile dirlo. Fatto sta che su un altro gruppo (in questo caso non ufficiale) di Sel è apparso da poco un comunicato del segretario provinciale di Rifondazione comunista, Matteo Prencipe: "La vittoria di Sala chiude la stagione arancione e apre quella del Partito della Nazione. La sinistra tutta, insieme ai movimenti civici, si uniscano con "Milano in comune”  (composta da Rc, Altra Europa, Possibile oltre a comitati e associazioni) per una lista/coalizione municipale e per un candidato sindaco comune". L'invito a Sel è esplicito: "Auspichiamo che anche chi ha ritenuto di partecipare da sinistra alle primarie scelga subito l’alternativa. Chi non sta con il centro di Sala, si unisca a noi per la scelta di una candidatura comune a sindaco, un programma e una lista/coalizione rappresentativa degli interessi popolari". Chissà se il canto delle sirene rosse riuscirà a lenire i mal di pancia del dopo-primarie.

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