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Prevalle: i compagni di scuola piangono Saqlaeen, 13enne morto poco dopo il ricovero in ospedale

Dramma a Prevalle, in provincia di Brescia. Saqlaeen Maroof, un ragazzino di 13 anni di origini pachistane che frequentava la scuola media in paese, è morto dopo un ricovero in ospedale. La tragedia è avvenuta in Pakistan, dove l’adolescente si trovava con i genitori. A darne notizia è stata la preside dell’istituto: “Tu Saqlaeen sei con noi e noi ti segniamo presente”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un ragazzino di 13 anni, Saqlaeen Maroof, è morto poco dopo essere stato ricoverato in ospedale. La vicenda è accaduta negli scorsi giorni in Pakistan, paese di origine dell'adolescente dove il ragazzo si era recato assieme ai genitori. Saqlaeen viveva però in provincia di Brescia e frequentava la scuola media all'istituto comprensivo di Prevalle. Ed è stata proprio la preside dell'istituto, Maria Vittoria Papa, a comunicare quanto accaduto con una struggente lettera apparsa sul sito della scuola il 3 febbraio.

Saqlaeen avrebbe compiuto 14 anni il prossimo 26 aprile. Da alcuni giorni era tornato in Pakistan con la famiglia e sarebbe dovuto rientrare in Italia a metà febbraio. Poi però il dramma: il ragazzo è stato ricoverato in ospedale, poi è stato dimesso ma qualcosa è andato storto. Sarebbe infatti subentrata una complicazione che l'ha portato alla morte: "Tutto così, in uno stretto giro di giorni lungo quanto una vita", ha scritto la dirigente scolastica.

La preside: Saqlaeen sei con noi, ti segniamo presente

In questi giorni di assenza i compagni di classe di Saqlaeen si erano tenuti in contatto con lui grazie ai social network e agli smartphone. Poi l'improvvisa tragedia, difficile da accettare: "Penso agli insegnanti che si troveranno ad accogliere l’onda emotiva e a darle forma e parola, perché compito della scuola è aiutare a dare nome alle cose, perché le cose esistono (la morte, la malattia, la sofferenza, la gioia, la salute, la vita…), ma bisogna comprenderle e la prima operazione è nominarle per poterle riconoscere – ha scritto la preside nella sua lettera – Penso ai genitori, a noi genitori, allo strazio di una perdita che ci ricorda che nessun figlio è un possesso, ma solo un dono impegnativo e prezioso". La dirigente scolastica ha poi concluso: "Tu Saqlaeen sei con noi e noi ti segniamo presente".

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