Presunto stupro di gruppo su due ragazzine sul lago di Como: scarcerati i tre giovani fermati
Si erano dichiarati innocenti. E il giudice per le indagini preliminari di Como, Carlo Cecchetti, li ha rimessi in libertà. Sono stati scarcerati i tre ragazzi ventenni accusati di un presunto stupro di gruppo su due ragazzine minorenni, che sarebbe avvenuto tra l'8 e il 9 agosto scorsi a Menaggio, sul lago di Como. Al termine dell'interrogatorio di garanzia, svoltosi questa mattina, il giudice non ha convalidato i fermi che erano stati disposti dalla procura, preoccupata dal possibile pericolo di fuga degli indagati. La decisione del gip non equivale a un'assoluzione: il giudice ha per il momento ritenuto "astrattamente plausibili" e "complessivamente convergenti" le versioni fornite dai tre indagati, che si trovavano in carcere a Como dalla scorsa settimana. Secondo il giudice, inoltre, le prove a carico degli indagati non sono sufficienti per giustificare la custodia cautelare in carcere: contro i tre ci sarebbero in sostanza solo i racconti delle due ragazzine che avrebbero subito le violenze, ritenuti plausibili dalla procura ma non convergenti secondo il giudice. Questa la replica dalla procura comasca alla decisione del gip: "Pienamente rispettando la decisione assunta dal Giudice per le indagini preliminari, comunque non equiparabile ad una pronuncia di assoluzione, attesa la fase interlocutoria in cui è intervenuta, questo Ufficio si riserva di effettuare ulteriori approfondimenti investigativi". Gli inquirenti cercano in particolare un quarto ragazzo, moldavo, che avrebbe partecipato al presunto stupro di gruppo e che sarebbe fuggito dall'Italia. Proprio la sua fuga aveva portato a un'accelerazione delle indagini e al fermo dei tre ragazzi, un barista e due camerieri che lavoravano per la stagione estiva a Menaggio.