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Pozzo d’Adda, il fidanzato confessa: “Ho ucciso Charlotte senza una ragione”

Carmelo Fiore, l’operaio di 46 anni che martedì 24 settembre ha ucciso la compagna Charlotte Yapi dopo una violenta lite a Pozzo d’Adda, a nord est di Milano, ha confessato di averla ammazzata “senza una ragione”. La sconcertante dichiarazione sarebbe stata resa nel corso dell’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Giusy Barbara.
A cura di Luca Giovannoni
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Carmelo Fiore ha ucciso la sua fidanzata "senza una ragione". L'operaio di 46 anni che all'alba di martedì 24 settembre ha strangolato la sua compagna a Pozzo d'Adda, a nord est di Milano, ha spiegato davanti al giudice per le indagini preliminari quali sono state le motivazioni che lo hanno portato a commettere l'omicidio nei confronti di Charlotte Yapi. La notizia è stata riportata dal quotidiano "Il Giorno", che nell'articolo a firma di Mario Consani ha raccontato i particolari dell'interrogatorio condotto dal gip Giusy Barbara: "Ho ucciso Charlotte senza una ragione – avrebbe confessato Fiore dal suo letto d'ospedale – la gelosia non c'entra". Secondo quanto da lui stesso affermato, dopo aver ucciso la 26enne avrebbe tentato di togliersi la vita con una pugnalata al petto, ma il colpo non è stato letale. L'uomo è già stato dimesso dal Policlinico di Bergamo per essere trasferito in carcere a San Vittore.

L'omicidio e poi la chiamata all'ex moglie

I protagonisti di questa macabra vicenda si erano fidanzati dopo essere usciti da storie d'amore importanti. La natura burrascosa della loro relazione era già nota alle forze dell'ordine, che erano stati messi a conoscenza di diversi episodi di violenza domestica. Poi, tra lunedì 23 e martedì 24 settembre, è accaduto l'irreparabile: Carmelo Fiore ha strangolato la compagna togliendole la vita. Dopo l'omicidio la telefonata in piena notte alla ex moglie, a cui confessa di "aver fatto una pazzia". La donna, terrorizzata, decide subito di segnalare l'episodio ai carabinieri, che si precipitano nell'appartamento di Pozzo d'Adda trovando il corpo senza vita di Charlotte e quello l'uomo, che dopo aver tentato il suicidio, era steso a terra con un coltello nel torace.

Le violenze di Fiore: non era la prima la volta

La coppia non era nuova a queste violente liti che sfociavano spesso in comportamenti maneschi da parte di Carmelo Fiore. Proprio per questo motivo Charlotte aveva preso la decisione di separarsi dal fidanzato violento, ma lui non aveva voluto accettare la scelta della ragazza. La 26enne aveva denunciato Fiore un anno fa, ma poi non era andata fino in fondo, ritirando la denuncia. Successivamente i due erano andati a convivere, senza smettere di litigare. I carabinieri erano già a conoscenza delle situazioni di criticità affrontate dalla coppia: una settimana prima dell'omicidio, la squadra operativa di Cassano d'Adda era stata allertata dalla giovane dopo l'ennesima discussione finita male. Anche in questa occasione, Charlotte non si era decisa a sporgere denuncia, sostenendo che non era successo nulla di grave.

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