Pio Albergo Trivulzio, sindacati: “Ieri morti altri 12 anziani”. Le vittime sarebbero almeno 110
Ieri sarebbero morti altri 12 anziani al Pio Albergo Trivulzio di Milano facendo salire almeno a 110 il numero delle vittime all'interno della struttura per anziani dall'inizio della pandemia: 70 i decessi avvenuti a marzo e 40 quelli nei primi giorni di aprile. La denuncia arriva dalla Cisl che sta seguendo i tanti operatori e infermieri che lavorano nella struttura al centro in questi giorni di una inchiesta da parte della Procura di Milano e di una ispezione da parte del ministero della Salute che ha inviato un team di tecnici, dopo l'accusa di aver occultato i decessi di alcuni ospiti per Covid.
Il mese di aprile sta mostrando i primi segni della pandemia
In una nota diffusa ieri la storia casa di riposo di Milano, che ha da poco festeggiato i 250 anni di storia e ospita, in diverse palazzine, oltre mille anziani, per la prima volta ha ammesso che il virus potrebbe essere entrato nella struttura: "Dal primo al 7 aprile al Pio Albergo Trivulzio sono deceduti 27 ospiti che presumibilmente avevano contratto il Covid-19″, si legge nella nota. I decessi in totale nei primi sette giorni del mese sono stati 37, ma dieci secondo l'istituto sono "a causa di patologie terminali non riconducibili al virus". Fino a pochi giorni fa la direzione affermava che la situazione fosse "sotto controllo" e che c'era una parte di pazienti attenzionati perché presentavano i sintomi da Covid-19, ma erano curati in maniera efficace". Dei 70 decessi di marzo "18 sono avvenuti in Hospice, quindi per pazienti terminali con problemi neoplastici", aveva spiegato la direzione del Trivulzio che ha diffidato il quotidiano "La Repubblica" che ha accusato la struttura di aver nascosto una "strage". Il direttore sanitario del Pio Albergo Trivulzio Pierluigi Rossi ha spiegato che è stata applicata "una politica di isolamento di tutti i casi sospetti, che avevano febbre o problemi respiratori, dato che non potevamo fare il tampone".
Numerose le denunce di parenti, associazioni e sindacati
"L'intero sesto dipartimento della procura, competente per la salute pubblica, sta lavorando alle varie segnalazioni – ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano – contestiamo reati di diffusione colposa di epidemie e omicidio colposo". È evidente che qualcosa nei protocolli delle Rsa sembrerebbe non aver funzionato: quella del Trivulzio è infatti solo la storia più recente delle tante case di riposo della Lombardia che hanno registrato un numero di decessi altissimo ben al di sopra della media, decessi la cui causa non è stata ancora individuata. Le indagini della procura si stanno concentrando, attualmente, sulle posizioni documentali. I fascicoli aperti sono nati dalle denunce di parenti, ma anche di associazioni e sindacati che avrebbero denunciato alcuni episodi poco chiari. Mentre anche la regione Lombardia è intervenuta istituendo una commissione di d'inchiesta su quanto accaduto: ne farà parte anche Gherardo Colombo, l'ex magistrato che 28 anni fa indagò su quella Tangentopoli che partì proprio dall'arresto di Mario Chiesa, allora presidente del Pio Albergo Trivulzio.