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Piazzale Loreto, un megastore cinese al posto dell’Upim

Il 15 maggio in piazzale Loreto a Milano aprirà il quinto punto vendita cittadino di Aumai: la catena cinese della grande distribuzione prende il posto degli storici magazzini Upim, aperti nel 1927.
A cura di Francesco Loiacono
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Uno dei grandi magazzini storici di Milano, l'Upim di piazzale Loreto, cambia pelle. E anche nazionalità. Tra dieci giorni, infatti, al posto della storica sede del marchio, aperto nel 1927 e oggi di proprietà della Coin, aprirà un megastore cinese della grande distribuzione, la catena Aumai. La notizia, riportata nel Corriere della sera in edicola martedì 5 maggio, non trova di certo spiazzati i residenti della zona e i tanti milanesi che transitano ogni giorno da piazzale Loreto, importante snodo stradale e luogo altamente simbolico della città in cui, alla fine dell'Expo, potrebbe arrivare l'Albero della vita: la grande insegna con il panda verde di Aumai campeggia già da qualche giorno lì dove fino a poco tempo fa c'era la scritta dell'Upim. Molti, inoltre, hanno già familiarità con il marchio cinese, visto che il punto vendita che aprirà il prossimo 15 maggio è il quinto della città, dopo quelli di via Cicognara – il primo ad aprire a Milano nel 2009 – via dei Missaglia, De Marchi e la vicina via Padova.

Il gruppo

La storia della catena di proprietà dell'imprenditore Sandro Chen Wen Xu è una storia di successo. Wen Hu ha aperto il primo megastore a Brescia nel febbraio 2004. Allora si chiamava Hao Mai. Da lì è iniziata una scalata che, come riporta il sito web dell'azienda, ha fatto diventare il marchio – italianizzato in Aumai nel novembre 2009 – il mercatone cinese più importante del Nord Italia. Un gruppo divenuto società per azioni nel 2010, con un capitale sociale pari a 1 milione di euro e 34 negozi che vendono di tutto: dall'elettronica ai giocattoli, dal fai da te alla cura della persona, dall'abbigliamento agli articoli per la casa. Lo store di piazzale Loreto non farà eccezione: nei quattro piani dello spazio saranno in vendita oltre 30mila articoli diversi, come in ogni punto della catena. Articoli che gli italiani dimostrano di apprezzare: 8 clienti su 10 sono infatti del nostro Paese.

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