Penultimo giorno di ricerche per trovare la bimba dispersa a Serle: diffusa la sua canzone preferita
Penultimo giorno di ricerche per trovare Iuschra Gazi, bambina autistica di 12 anni scomparsa giovedì mattina sull'altopiano di Cariadeghe, nel comune di Serle nel Bresciano. Come annunciato dal prefetto di Brescia Annunziato Vardè, il complesso dispiegamento di forze impiegato da giovedì per cercare la ragazzina resterà attivo, con lo stesso numero di forze, fino a domani, martedì 24 luglio. Dopo quella data non è ancora chiaro cosa accadrà: probabile che Iuschra continuerà ad essere cercata da un minor numero di uomini. La speranza è naturalmente che la ragazzina che si è allontanata volontariamente durante una gita, mentre si trovava assieme agli educatori del Fobap (Fondazione bresciana assistenza psicodisabili) e ad altri bambini, possa essere trovata al più presto. L'attenzione dei soccorritori è concentrata sulle numerose grotte presenti in zona, tra le più dense al mondo per numero di cavità a chilometro quadrato. Diverse sono già state perlustrate dagli speleologi, che ne stanno passando al setaccio altre. I soccorritori ipotizzano che Iuschra possa aver trovato riparo in una di queste cavità, anche perché i droni con telecamere termiche utilizzati finora non hanno rivelato alcuna fonte di calore che indichi la presenza di una persona. Le grotte censite sono 24, più numerose altre non censite: in totale si tratta di quasi un centinaio di cavità naturali su un territorio di circa 30 chilometri quadrati.
Iuschra sembra essersi volatilizzata: le tracce che avevano trovato i cani si sono rivelate tutte delle false piste, mentre si rincorrono le voci sul suo conto. C'è chi dice che possa essere persino arrivata fino a Brescia, attraverso una strada di montagna che poi si collega alla via per il capoluogo. Finora per cercare la bambina sono stati impiegati circa 300 persone tra vigili del fuoco, carabinieri, uomini del Soccorso alpino, della Protezione civile e volontari, con l'ausilio di un elicottero, delle unità cinofili e dei già citati droni. Per ritrovarla si sta provando di tutto: il suggerimento di una veggente si è rivelato errato, mentre nei luoghi delle ricerche è stata anche diffusa, per poco tempo, la canzone preferita dalla ragazzina, che il padre le cantava per tranquillizzarla. L'uomo è sotto choc: rifiuta di parlare con i giornalisti ed è seguito da una psicologa che ogni tanto lo costringe ad andare a mangiare e dormire, per evitare che rimanga al campo base a oltranza. Sullo sfondo, rispetto alla priorità di ritrovare la bambina, c'è anche un'inchiesta (al momento contro ignoti) aperta dalla procura di Brescia per accertare eventuali responsabilità degli educatori che erano con lei: Iuschra si sarebbe allontanata improvvisamente attorno a alle 12 di giovedì, mettendosi a correre e sfuggendo all'attenzione di chi doveva badare a lei.