205 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pensionata sgozzata nella sua abitazione a Rho: ergastolo per il vicino di casa

La Corte d’Assise di Milano ha condannato all’ergastolo Renato Modugno, il 53enne ritenuto l’omicida della 73enne Antonietta Migliorati. La pensionata era stata trovata sgozzata nella sua abitazione a Rho, nell’hinterland di Milano, il 17 agosto del 2017. Solo nel marzo del 2018 Modugno, vicino di casa della vittima, era stato arrestato per il delitto. L’uomo si è sempre professato innocente.
A cura di Francesco Loiacono
205 CONDIVISIONI
Immagine

Ergastolo. Questa la condanna in primo grado per Renato Modugno, il 53enne ritenuto l'omicida della 73enne Antonietta Migliorati. La Corte d'Assise di Milano ha messo un primo punto fermo a una vicenda che aveva tenuto per oltre un anno col fiato sospeso gli abitanti di Rho, cittadina dell'hinterland di Milano. L'omicidio di Antonietta Migliorati risale al 17 agosto del 2017: la 73enne pensionata era stata trovata morta in casa, nella sua abitazione in via Belvedere, dalla figlia. Il corpo dell'anziana era riverso per terra nel bagno, dilaniato, secondo quanto era stato appurato dall'autopsia, da almeno sei coltellate. La vittima aveva cercato di difendersi dal suo assassino: sul cadavere erano evidenti segni di una colluttazione con l'aggressore. Nel bagno era stato anche ritrovato il coltello utilizzato dal delitto mentre dall'abitazione, che non mostrava segni di effrazione, mancavano solo alcuni oggetti preziosi appartenuti alla vittima.

A marzo dello scorso anno la svolta: l'arresto del vicino di casa della vittima

Per oltre un anno le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Monza e della compagnia di Rho, con il determinante aiuto dei colleghi del Ris di Parma, erano proseguite nel massimo riserbo. Fino alla svolta, nel marzo dello scorso anno, quando Modugno, vicino di casa della vittima e già noto alle forze dell'ordine, era stato arrestato per l'omicidio, incastrato proprio dal Dna della vittima che gli era stato ritrovato addosso. Secondo il pubblico ministero Maria Letizia Mocciaro Modugno avrebbe inscenato una rapina per cercare di depistare le indagini: lui e la vittima si conoscevano bene (come era stato ipotizzato dalla mancanza di segni di effrazione) e si frequentavano spesso. L'omicidio non sarebbe stato premeditato: il 53enne avrebbe insomma ucciso la vicina in un impeto di rabbia, al culmine di un litigio. Modugno si è comunque sempre professato innocente: ha ammesso di essere entrato nell'abitazione della vicina, sostenendo però di averla trovata già morta, e di averle rubato alcuni gioielli. "Sciacallo, ma non assassino", ha ribadito l'uomo in aula: alla lettura della sentenza Modugno ha dato in escandescenze insultando la pm, i giudici e anche il pubblico in aula.

205 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views