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Pendolari “prigionieri” di un treno regionale per 3 ore: convoglio bloccato alla stazione Centrale

A pochi giorni dalla tragedia di Pioltello, un altro episodio sottolinea le condizioni disastrose di alcune linee del trasporto ferroviario regionale lombardo. Ieri sera i passeggeri del treno regionale Trenord 2633 Milano Centrale – Bergamo sono rimasti bloccati per tre ore a pochi metri dalla stazione Centrale, senza informazioni né assistenza. Dopo ore sono stati trainati alla stazione di Lambrate e fatti salire su un altro convoglio. Sono arrivati a Bergamo dopo 4 ore.
A cura di Francesco Loiacono
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I pendolari intrappolati (foto da Facebook "Quellideltreno - Comitato pendolari bergamaschi")
I pendolari intrappolati (foto da Facebook "Quellideltreno – Comitato pendolari bergamaschi")

Odissea per i passeggeri del treno regionale Trenord 2633, che doveva partire ieri alle 19.05 da Milano Centrale per raggiungere dopo circa un'ora Bergamo. Il convoglio, partito già con 25 minuti di ritardo, dopo pochi minuti si è bloccato appena fuori dalla stazione Centrale per un non meglio precisato guasto. Per i pendolari a bordo del treno, che doveva percorrere la stessa direttrice del convoglio deragliato a Pioltello, è iniziata una lunga attesa che si è protratta per ben tre ore, tra comunicazioni assenti o contraddittorie, nessuna assistenza e una sensazione crescente di disagio e impotenza.

I pendolari sono arrivati a Bergamo dopo quattro ore

La cronistoria di quanto accaduto la si può trovare sul gruppo Facebook "Quellideltreno – Comitato pendolari bergamaschi", che offre da anni uno spaccato delle disastrate condizioni di alcune linee del trasporto ferroviario regionale lombardo. Dopo essersi fermati ad appena cinque minuti dalla partenza, per oltre mezz'ora i passeggeri a bordo non sono riusciti a capire le motivazioni dello stop, a causa di annunci contraddittori dall’altoparlante (prima "guasto risolto" e poi "stiamo valutando l’entità del guasto"). Sul treno, un Vivalto nuovo, due vagoni sono inoltre rimasti al buio, aggiungendo così disagio a una situazione già critica. Dopo oltre due ore la situazione era immutata: unica consolazione l'apertura di alcuni finestrini, perché alcuni passeggeri iniziavano a stare male. Solo alle 22.20, oltre tre ore dopo la partenza programmata, il treno è stato agganciato da un'altra motrice e trasportato alla stazione di Lambrate. Qui, alla presenza anche di diversi agenti di polizia per via di una comprensibile tensione tra i passeggeri, è avvenuto il "trasbordo" dei passeggeri dal treno 2633 al convoglio 2637, che sarebbe dovuto partire alle 21.05 da Centrale ma aveva accumulato un ritardo di un'ora proprio a causa del guasto all'altro treno, che ha creato disagi anche su altre linee: "Un goccio d’acqua e delle scuse sarebbero stati graditi", hanno scritto i pendolari. Invece, niente: i viaggiatori sono ripartiti da Lambrate alle 22.40 e sono arrivati finalmente a Bergamo alle 23.30, dopo un'odissea lunga quattro ore. Che racconta, più di ogni articolo o editoriale, come in Lombardia possa essere "eroico" – nel 2018 – anche solo prendere un treno per tornare a casa.

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