Pavia, uccide il padre e lo veglia per giorni: “Non ce la facevo più ad accudirlo”

Un uomo è stato trovato morto nel suo appartamento a Giovenzano, in provincia di Pavia. La vittima si chiamava Piero Dagrada e aveva 77 anni. Accanto al cadavere dell'uomo è stato trovato in stato confusionale uno dei suoi figli, il 38enne Giovanni, che viveva nella stessa casa del padre. I carabinieri hanno fermato il figlio con le accuse di omicidio, omissione di soccorso e occultamento di cadavere. A fare la macabra scoperta è stato l'altro figlio dell'uomo, che non abitava in casa con padre. Ieri pomeriggio l'uomo, preoccupato perché da giorni non riusciva a contattare il padre né il fratello, si è recato a Giovenzano, una frazione del comune di Vellezzo Bellini. Una volta entrato in casa ha notato il fratello in stato confusionale accanto al corpo senza vita del padre. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Pavia. Dai primi accertamenti del medico legale è emerso che Piero Dagrada sarebbe morto oltre cinque giorni fa: sul corpo sarebbero stati trovati segni compatibili con un'aggressione e la causa della morte potrebbe essere il soffocamento.
Il presunto omicida è stato portato in carcere a Pavia. Ai carabinieri avrebbe fatto le prime importanti ammissioni, ammettendo la propria responsabilità. L'uomo, conosciuto in paese, da tempo si dedicava ormai quasi esclusivamente ad accudire l'anziano padre, malato. Alcuni giorni fa, probabilmente in preda a un raptus, l'avrebbe strangolato: "Non ce la facevo più, la mia vita era diventata un inferno", avrebbe detto l'uomo nel corso del primo interrogatorio davanti ai carabinier