Pavia, morto suicida Alberto Rizzoli, erede della famiglia di editori: si è sparato
Il mondo dell'editoria è in lutto per la morte di Alberto Rizzoli. L'imprenditore, 74 anni, è stato trovato agonizzante in una tenuta in provincia di Pavia di cui era stato proprietario. Stando ai primi accertamenti Rizzoli, uno degli eredi della famosa famiglia di editori, si sarebbe suicidato sparandosi con un'arma da fuoco. A trovare l'uomo ormai in fin di vita è stato il guardiacaccia della tenuta Garzaia di Villarasca a Rognano, nel Pavese. L'uomo ha allertato i soccorsi e Rizzoli è stato trasportato d'urgenza al Policlinico San Matteo di Pavia, dove è morto poco dopo il suo arrivo.
Alberto era il nipote di Angelo Rizzoli, fondatore dell'omonima casa editrice
Alberto Rizzoli era il nipote di Angelo, il fondatore dell'omonima casa editrice che negli anni Settanta del secolo scorso era divenuto il primo gruppo editoriale italiano. Entrato nell'azienda di famiglia già a 19 anni, per alcuni anni tra il 1974 e il 1979 Alberto Rizzoli ne era stato anche amministratore delegato. Dissidi col fratello Angelo lo avevano spinto a lasciare la Rizzoli e a fondare una propria casa editrice, la Quadratum. Dopo tanti anni nel campo dell'editoria si era però dedicato ad altro, gestendo la stessa tenuta di Villarasca in cui è stato trovato agonizzante. Non si conoscono i motivi dell'estremo gesto: stando a quanto si apprende l'imprenditore non avrebbe lasciato alcun biglietto.