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Paura sul treno regionale Mortara-Milano: fumo nei vagoni, passeggeri scendono sui binari

Paura per i passeggeri del treno regionale Trenord 737, partito da Mortara alle 7.23 e diretto a Milano Porta Genova. All’altezza di Gaggiano il fumo ha invaso le ultime due carrozze, costringendo i passeggeri a tirare il freno d’emergenza. I viaggiatori sono rimasti per un’ora al gelo, tra i binari: nessun ferito, ma grossi disagi e ritardi su tutta la linea.
A cura di Francesco Loiacono
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Fumo nel treno Mortara -Milano (Foto di Sara Baggio)
Fumo nel treno Mortara -Milano (Foto di Sara Baggio)

Paura per i passeggeri del treno regionale Trenord 737 Mortara-Milano, partito alle 7.23 e che sarebbe dovuto arrivare nella stazione di Milano Porta Genova alle 8.13. Questa mattina, mentre il treno si trovava nelle campagne all'altezza di Gaggiano, del fumo ha iniziato a invadere l'ultima carrozza del treno, spostandosi poi anche sulla penultima. I passeggeri, che avevano iniziato a sentire puzza già dopo la partenza da Vigevano, hanno azionato il freno d'emergenza e sono usciti sui binari per respirare un po' d'aria fresca. Solo dopo un'ora, in cui i passeggeri sono rimasti pericolosamente fuori al gelo tra i binari, sotto la neve, la situazione si è in parte risolta: il treno è ripartito con le ultime due carrozze chiuse e si è fermato alla stazione di Milano San Cristoforo. Il fumo sarebbe stato causato da un problema a un freno. Parte dei passeggeri sono stati dirottati su un altro convoglio: nessuno fortunatamente ha riportato conseguenze a livello fisico, ma la paura è stata tanta, come documentato da diversi pendolari sul gruppo Facebook "La freccia delle risaie – linea Milano Mortara".

I passeggeri sui binari (foto di Daniele Costa)
I passeggeri sui binari (foto di Daniele Costa)

Ben più gravi si sono rivelati comunque i disagi alla circolazione. Il treno rimasto fermo e i passeggeri sui binari hanno inevitabilmente comportato lo stop dei convogli che seguivano, che hanno accumulato diverso ritardo. Tanta la rabbia dei pendolari, alle prese con un'altra giornata difficile, l'ennesima. Una pendolare ha scritto: "L'odissea quotidiana di noi pendolari continua inarrestabile tutti i giorni. Mentre si esulta per una tangenziale che va a Malpensa, noi pendolari rischiamo la vita sui treni.
Il 747 (in realtà è il 737, ndr) ha dovuto interrompere la corsa per fumo e puzza di bruciato in carrozza. Il 759 ė fermo in mezzo alle campagne. Quando questi incidenti diventano l'ordine del giorno significa che ci sono gravi problemi alla infrastruttura. Cosa dobbiamo aspettarci? Che qualcuno si faccia male davvero? Che qualcuno perda la vita?". Qualcuno, purtroppo, le ha fatto notare in realtà che ci sono già state delle vittime: le tre donne morte nel deragliamento di Pioltello.

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