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Pass negati a Expo 2015, riammesso uno degli operai esclusi: “Illegittimo il blocco”

Uno dei 600 lavoratori che si era visto negare dalla questura il pass per accedere a Expo 2015 per ragioni ignote, ha vinto il ricorso contro la decisione, ottenendo di poter entrare nel sito dell’Esposizione. Soddisfatta la Cgil: “Spiraglio per far ripensare in modo dinamico e non dispendioso le posizioni degli esclusi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Uno su 600 ce l'ha fatta. È stata riammessa al sito Expo 2015 di Rho-Pero una delle 600 persone che si erano viste negare il pass dalla questura senza un'apparente ragione. Si tratta di un operaio che, come altri, dopo aver superato le selezioni per lavorare all'Esposizione universale, aveva dovuto rinunciare al suo impiego perché sprovvisto dell'autorizzazione per entrare nel sito. Non certo per precedenti penali: anzi, l'uomo, di origini sudamericane, qualche tempo fa aveva ricevuto la cittadinanza italiana, che però non gli era stata sufficiente per superare la rigida selezione operata dalla questura di Milano. Un "grave scenario di palese violazione delle più elementari regole che dovrebbero informare i rapporti civili in uno stato di diritto", secondo la Cgil, impegnata da tempo nella battaglia per capire i motivi dell'esclusione di alcuni lavoratori.

Pass negati a Expo 2015, riammesso uno degli operai esclusi

È stato proprio il sindacato, con un confronto diretto con il datore di lavoro dell'operaio escluso – una ditta che lavora in subappalto all'Expo – a far partire il processo che ha portato alla revisione della decisione da parte della questura. Non si tratta di un vero e proprio ricorso, ma di un metodo nuovo, come ha spiegato Antonio Lareno della Cgil al Corriere: "Le abbiamo chiamate revisioni bonarie", e consentono di evitare il passaggio dai tribunali. Al momento sono un decina quelle esaminate dalla Cgil. Nel caso dell'operaio, dopo che la Cgil ha inviato alla sua azienda il certificato penale e dei carichi pendenti dell'uomo, è stata la stessa società a interloquire con l'Expo, che ha poi inviato a sua volta una richiesta di revisione alla questura. Richiesta accolta, con soddisfazione di tutte le parti: si tratta di uno "spiraglio per far ripensare in modo dinamico e non dispendioso le posizioni degli esclusi", ha scritto la Cgil in una nota. Lareno, però, annuncia comunque battaglia per la riunione della commissione consiliare congiunta su Expo e sicurezza in programma venerdì: "Chiederò che a tutti i 600 autori delle domande di assunzione venga inviata almeno una lettera affinché sappiano come ottenere informazioni sul motivo vero della loro esclusione".

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