434 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Papà pedofilo condannato a Lecco: abusi sessuali sulla figlia di sei anni

Un papà di 54 anni è finito in carcere per abusi nei confronti della figlia, iniziati quando la bambina aveva appena sei anni e andati avanti per quattro anni. La figlia si era confidata con una compagna di banco rivelando che il papà la obbligava a dormire nuda con lui nel letto. L’uomo è stato condannato a tre anni e dieci mesi in tutti e tre i gradi di giudizio.
A cura di Francesco Loiacono
434 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Un papà 54enne di Lecco è finito in carcere per abusi sessuali sulla figlia, una bambina che all'epoca dei fatti aveva appena sei anni. La terribile vicenda è emersa negli scorsi giorni solo quando la condanna nei confronti del 54enne è diventata esecutiva, dopo essere passata dai tre gradi di giudizio: l'uomo dovrà scontare tre anni e dieci mesi di reclusione, non ha più la patria potestà e una volta uscito dal carcere non potrà frequentare luoghi frequentati da minori né svolgere lavori che prevedano il contatto con bambini.

Il papà obbligava la figlia a dormire nuda con lui

Le indagini sugli abusi sono partite nel 2013 dopo che la bambina, all'epoca di dieci anni, aveva confessato a una compagna di banco ciò che il padre la costringeva a subire. L'uomo, che dopo essersi separato dalla moglie viveva in una roulotte, quando nei fine settimana riceveva la figlia la costringeva a spogliarsi nuda e a dormire così accanto a lui, a sua volta senza vestiti. Il 54enne rivolgeva alla figlia attenzioni morbose che, spacciate per giochi, erano in realtà veri e propri abusi: la toccava e si strusciava contro la bambina. La piccola avrebbe subito queste violenze per quattro anni, a partire dunque dai sei anni di età: solo quando è cresciuta è riuscita a trovare il coraggio di confessare ciò che il padre le faceva. La compagna di banco aveva a sua volta riferito il racconto dell'amica a un adulto e da qui erano partite le indagini.

Il papà pedofilo è in carcere a Bollate

A indagare sul 54enne lecchese, che lavorava come tuttofare, è stata la squadra mobile di Lecco il cui dirigente Danilo Di Laura ha affermato di aver acquisito "incontrovertibili elementi di prova" nei confronti del 54enne. Elementi che hanno difatti portato il tribunale, nei diversi gradi di giudizio, a emettere e poi confermare anche in appello e cassazione la condanna a tre anni e dieci mesi. Quando la sentenza è diventata esecutiva è stato lo stesso 54enne a presentarsi in questura a Lecco per essere arrestato, mettendo così fine almeno sul piano giudiziario a una vicenda che purtroppo, è destinata a segnare a lungo la figlia. L'uomo è ora recluso nel carcere di Bollate.

434 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views