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Palme a Milano, la più antica (in bronzo) risale al XVIIesimo secolo: ecco dove si trova

Mentre continuano le polemiche sulle palme piantate in piazza Duomo, a Milano, emerge una curiosità di carattere storico: la palma più antica del capoluogo lombardo sarebbe infatti un manufatto bronzeo che risale al 1600 ed è oggi custodito in un luogo simbolico, la Cripta della chiesa del Santo Sepolcro che si trova nell’omonima piazza, considerata il vero “centro” di Milano.
A cura di Francesco Loiacono
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È custodita in un luogo simbolo di Milano, la Cripta della chiesa di San Sepolcro, quella che probabilmente è la più antica palma del capoluogo lombardo. Si tratta di un manufatto realizzato in bronzo per volontà del cardinale Carlo Borromeo che risale al 1600. La palma bronzea, che era stata originariamente pensata come una fontana, è oggi collocata in un luogo simbolico, considerato da Leonardo Da Vinci il vero centro di Milano: il suo punto zero o il "vero mezzo", come scritto dal genio fiorentino in una mappa del suo Codice Atlantico. La Cripta della chiesa di San Sepolcro sorge infatti nell'omonima piazza (famosa anche per altri eventi storici, fu qui che nel 1919 furono fondati da Mussolini i "Fasci di combattimento"), che nell'epoca romana ospitava l'antico Foro della città lombarda. La scultura in bronzo simboleggia sapienza e rigenerazione: è collocata accanto alla copia esatta del sepolcro di Cristo realizzata nel 1100, che secondo la tradizione custodisce della terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme. Cenni storici sull'esistenza della scultura si trovano anche in un libro del 1841, una "Descrizione di Milano" compilata da Luigi Zucoli: si descrive la presenza di un "albero di palma di bronzo assai bene lavorato" nei giardini della Biblioteca Ambrosiana, che sorge vicino alla chiesa.

Palme in piazza Duomo: polemiche e atti vandalici

La curiosità di carattere storico è venuta alla luce in questi giorni nei quali altre palme, quelle piantate in piazza Duomo, hanno conquistato le pagine di giornali e gli spazi sui social network. Gli alberi, quelli veri, fanno parte di un progetto per la riqualificazione temporanea (tre anni) della piazza, che ha vinto un bando del Comune e ha ottenuto il via libera della Sovrintendenza. Quando le prime palme sono apparse nelle aiuole che si trovano di fronte alla Cattedrale, in rete hanno iniziato a circolare battute ironiche, anche a sfondo razzista. Le polemiche hanno ben presto oltrepassato la dimensione virtuale e sono sfociate in manifestazioni contro una presunta "africanizzazione" di Milano da parte dell'estrema destra e della Lega. Il clima, già surriscaldato, si è letteralmente infuocato sabato notte, quando un vandalo al momento ignoto (ma che sarebbe stato parzialmente identificato ed è braccato dalla polizia locale) ha cercato di incendiare una delle incolpevoli palme.

Chissà se tutte le persone che si sono scagliate contro le palme in piazza Duomo non solo per mere (e del tutto legittime) ragioni estetiche, ma anche perché non appartenenti alla tradizione meneghina, riconsidereranno adesso la propria posizione.

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