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Palazzolo, agente di polizia locale suicida, Crimi: “Attacchi sui social violenti e vergognosi”

“La persecuzione perpetrata attraverso i social network è sempre inaccettabile, vergognosa e vile”, così il viceministro degli Interni Vito Crimi dopo aver espresso il proprio cordoglio per la morte dell’agente di polizia locale suicida a Palazzolo sull’Oglio, nel Bresciano. L’uomo, 44 anni, era stato al centro delle polemiche nei giorni scorsi per aver parcheggiato l’auto di servizio su un posto per disabili diventando oggetto di insulti sui social da parte di tantissimi utenti: “Al momento non ci è dato sapere se gli episodi di cyberbullismo di cui sarebbe rimasto vittima siano la causa del tragico gesto”, ha aggiunto Crimi.
A cura di Chiara Ammendola
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Un'auto della polizia locale di Palazzolo (Brescia)
Un'auto della polizia locale di Palazzolo (Brescia)

Anche il viceministro agli Interni Vito Crimi è intervenuto in merito alla notizia del suicidio di Gianmarco Lorito, l'agente di polizia locale di Palazzolo sull'Oglio, nel Bresciano: "Esprimo il mio profondo cordoglio ai familiari, agli amici e ai colleghi della polizia locale", le parole del capo politico del M5s Vito Crimi che ha poi voluto sottolineare la gravità degli insulti e delle offese ricevute dall'uomo in merito a una storia che lo aveva visto protagonista nei giorni scorsi: il vigile 44enne che si è tolto la vita ieri mattina con un colpo di pistola esploso dalla pistola d'ordinanza, aveva parcheggiato l'auto di servizio in un posto per disabili a Bergamo, finendo al centro delle polemiche non solo nel piccolo comune di Palazzolo ma anche sui social network, dove era stato preso di mira da tantissimi utenti con insulti e minacce.

Nessun nesso tra episodio di cyberbullismo e suicidio

"Al momento non ci è dato sapere se gli episodi di cyberbullismo di cui sarebbe rimasto vittima siano la causa del tragico gesto. Ma mi permetto di dire ugualmente che la persecuzione perpetrata attraverso i social network è sempre inaccettabile, vergognosa, vile – le parole del viceministro degli Interni Crimi – non sono poche, purtroppo, le occasioni in cui ci ritroviamo costretti a constatare con dolore quanto la violenza verbale e l'uso spregiudicato dei nuovi mezzi di comunicazione possa sfociare negli esiti più tragici e strazianti che si possano immaginare". L'agente si era scusato e auto multato per il gesto e, come spiegato da Giovanni Manzoni, presidente della sezione di Bergamo dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, avrebbe dovuto incontrare proprio l'uomo che aveva denunciato l'episodio per chiudere la vicenda in maniera pacifica e civile.

Il sindaco di Palazzolo: Questa tragedia grande fallimento per me

Intervistato dall'agenzia di stampa Agi, Manzoni ha detto che dopo aver accettato pubblicamente le scuse dell'agente la questione, per lui, era da considerarsi chiusa: "Eravamo d'accordo di vederci in settimana per stringerci la mano e chiudere la questione", ha affermato il presidente dell'associazione, che si è comunque detto certo che l'uomo non si sia suicidato per quell'episodio ma per problemi personali. Al momento non sono però ancora chiari i motivi del gesto compiuto dall'agente che non sembra aver lasciato un biglietto a famigliari o amici. "Quanto è avvenuto questa notte è uno dei più grandi fallimenti umani e professionali da quando sono sindaco – ha spiegato il sindaco di Palazzolo Gabriele Zanni – non aver capito o interpretato segnali e non essere riuscito a intervenire con un supporto lascia tanta disperazione".

 

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