Palazzina crollata a Rescaldina: morto il più grave dei feriti, un militare di 45 anni
Si aggiorna, purtroppo aggravandosi, il bilancio dell'esplosione e del crollo avvenuto lo scorso 31 marzo a Rescaldina, in provincia di Milano. È morto il più grave dei feriti: si tratta del 45enne Saverio Sidella, sergente maggiore dell'esercito, che da oltre due settimane era ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano in gravissime condizioni. A darne notizia è stato il sindaco della cittadina, Michele Cattaneo: "Tutta Rescaldina questa sera è triste – ha scritto il primo cittadino su Facebook – Siamo una comunità forte che non lascia soli e sa sostenere". L'esplosione dello scorso 31 marzo, sulle cui cause la procura ha aperto un'inchiesta, era avvenuta proprio nell'abitazione del 45enne, in via Brianza. Lo scoppio aveva provocato il crollo di parte della palazzina, causando in totale il ferimento di nove persone.
Una settimana fa era stato salvato il cagnolino della famiglia
Oltre a Sidella, purtroppo l'unico a non avercela fatta, erano rimaste ferite in totale otto persone tra cui la moglie di Sidella e i due bambini della coppia, di 6 e 10 anni. Le loro condizioni negli scorsi giorni erano però migliorate e i tre erano stati dichiarati fuori pericoli. Negli scorsi giorni un'altra notizia aveva portato un po' di speranza in tutti coloro che erano rimasti coinvolti nell'esplosione e nell'intera comunità di Rescaldina: il salvataggio del piccolo cane Rocky, estratto vivo da sotto le macerie dai vigili del fuoco dopo essere rimasto intrappolato tra i calcinacci per una settimana. Rocky era l'animale domestico della famiglia Sidella e il suo ritrovamento aveva fatto sperare che tutto potesse risolversi per il meglio: purtroppo però le condizioni del 45enne, che aveva la quasi totalità del corpo ricoperto da ustioni, lo hanno portato al decesso dopo oltre due settimane di agonia. A questo punto è forse ancora più urgente capire cosa abbia provocato lo scoppio – si ipotizza un guasto alla caldaia, ma ogni altra possibilità resta aperta: a indagare è la procura di Busto Arsizio, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per crollo colposo di edificio, ipotesi di reato che adesso potrebbe anche essere rivista.