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Ornago, veglia per settimane la sorella e la nipote morte: il fratello e zio delle vittime in carcere

Paolo Villa, il 75enne di Ornago (Monza e Brianza) sospettato della morte dell’anziana sorella e della figlia della donna, è in carcere sottoposto a fermo per il duplice omicidio. A breve sarà interrogato dal pubblico ministero, a cui dovrà chiarire il movente del duplice delitto. I corpi di Amalia Villa e Marinella Ronco sono stati trovati sabato, ma il loro decesso potrebbe risalire a due settimane fa.
A cura di Francesco Loiacono
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Paolo Villa, il 75enne di Ornago (Monza e Brianza) sospettato della morte dell'anziana sorella e della figlia della donna, è stato formalmente fermato per il duplice omicidio. Il provvedimento è scattato nella notte di ieri, dopo che sul conto dell'uomo, un pensionato molto noto nella cittadina per la sua lunga attività nel mondo del volontariato, sono stati raccolti diversi indizi. Ancora non è chiaro però né il movente, né quando il 75enne avrebbe ucciso la sorella Amalia Villa, di 85 anni, e sua figlia Marinella Ronco, 55enne nipote dell'uomo. I loro cadaveri sono stati trovati sabato, ma i vicini di casa hanno riferito di un cattivo odore che proveniva dall'appartamento in via Santuario, luogo del delitto, da almeno due settimane.

Si cerca l'arma del delitto

Non si sa nemmeno con quale arma il 75enne le abbia uccise: l'abitazione è stata passata al setaccio dagli specialisti dei carabinieri alla ricerca di risposte. Risposte che dovrà dare anche il 75enne, che nel pomeriggio di sabato, dopo essere stato ricoverato in ospedale per un malore, è stato trasferito nel carcere di Monza. Struttura dove resterà fino all'interrogatorio di garanzia, che sarà fissato dal pubblico ministero che si occupa del caso, Emma Gambardella. Il duplice delitto è stato scoperto per caso: in seguito al malore accusato dal 75enne in un bar del paese, un conoscente è andato nella sua abitazione per informare la sorella e la nipote. Non avendo risposte si è rivolto a un vicino di casa: è stato proprio lui il primo a entrare in casa e a vedere le due donne in un lago di sangue.

La trasformazione del presunto omicida: era noto perché aiutava i più bisognosi

Nessuno nel paese brianzolo riesce a capire cosa sia avvenuto nella testa del 75enne Villa, che fino a poco tempo fa era conosciuto per il suo impegno in favore dei più deboli. Era stato assessore comunale e presidente dell'Auser, associazione che assisteva anziani e disabili. Poi un incidente stradale a seguito del quale, come riporta il "Corriere della sera", gli era stata ritirata la patente: possibile che da allora sia iniziato un lento declino che ha portato il 75enne a trascurarsi sempre di più e ad affogare nel bere i suoi dispiaceri. La famiglia non aveva particolari problemi economici, anche se pare che la nipote dell'uomo stesse attraversando una lunga fase di depressione a causa della fine di una relazione sentimentale. Era la madre della donna e sorella del 75enne a portare avanti la casa: usciva, raramente, per fare compere e andare al cimitero. Almeno fino a due settimane fa, quando nessuno in paese ha più visto le due donne.

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