Omicidio Jessica Faoro, urla contro Alessandro Garlaschi: “Maledetto, sei un mostro”
"Mostro!"; "maledetto", "spero marcirai in galera", "pezzo di merda" sono soltanto alcune delle parole che una piccola folla arrabbiata e addolorata hanno gridato ad Alessandro Garlaschi, 40 anni, conducente di tram, fermato perché gravemente indiziato di essere l'assassino della 19enne Jessica Valentina Faoro. Gli inquirenti milanesi, su disposizione del pm Cristiana Roveda, hanno fermato l'autista del tram numero 15 con l'accusa di omicidio volontario dopo un lungo confronto col magistrato durante il quale avrebbe reso parziali ammissioni.
Chi è Alessandro Garlaschi? Dall'abitazione di via Brioschi 93, condivisa con la moglie e di proprietà di una cooperativa di tranvieri poco trapela. Già denunciato da una donna per stalking nel 2014, descritto come "taciturno", "indebitato e maniacale", "cupo e strano" da alcuni vicini. Le indagini si sono subito concentrate su Garlaschi che stamattina è sceso nella portineria dello stabile in cui vive con la moglie alla periferia sud del capoluogo lombardo, coi vestiti sporchi di sangue e ha detto: "Ho una ragazza morta in casa".
L‘altro ieri Jessica era stata vista dai vicini nel cortile dello stabile non lontano dai Navigli assieme a Garlaschi e al cane di lei. Non sono ancora chiari i rapporti tra la vittima e marito e moglie. Da accertare anche perché vivesse a casa dei coniugi da una ventina di giorni. Dai primi riscontri sembra che Jessica vivesse in quell'appartamento in subaffitto e desse una mano a stirare le camicie. Forse e' stata uccisa per avere rifiutato le avances di Garlaschi. L'uomo, secondo l'ipotesi più accreditata, quando la moglie ha lasciato l'abitazione, avrebbe fatto delle avance alla giovane e, al suo rifiuto, l'avrebbe colpita.