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Omicidio Jessica Faoro, il tranviere resta in carcere: convalidato il fermo

Il tranviere, finora unico indagato per l’omicidio della diciannovenne, resta dunque in carcere. Nell’interrogatorio di garanzia, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Disposta per lui anche la misura cautelare della custodia in carcere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il 39enne Alessandro Garlaschi e la 19enne Jessica Valentina Faoro
Il 39enne Alessandro Garlaschi e la 19enne Jessica Valentina Faoro

Alessandro Garlaschi resta in carcere: il suo fermo è stato convalidato, come spiegato dall'avvocato difensore dell'uomo, finora unico indagato con l'accusa di omicidio della diciannovenne Jessica Valentina Faoro nel di lui appartamento di via Brioschi, a Milano. L'uomo, che nell'interrogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere, è stata disposta anche la misura cautelare della custodia in carcere.

L'uomo, di professione tranviere, finora ha sempre negato di aver tentato un approccio sessuale nei confronti della vittima, che era ospite nell'appartamento in cui viveva con la moglie, ritenuta invece estranea al delitto. La versione dell'uomo, però, viene ritenuta dagli inquirenti come "poco credibile", e le indagini dunque continuano per cercare di chiarire le esatte dinamiche e le motivazione dell'omicidio.

La morte di Jessica Valentina Faoro è avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Secondo quanto dichiarato dall'uomo stesso agli uomini della squadra mobile, prima di "chiudersi" nel silenzio, i due avrebbero avuto una "banale discussione sulla scelta di un film", durante la quale la diciannovenne lo avrebbe "ferito con un coltello". Solo a quel punto, l'avrebbe "disarmata" e poi successivamente "colpita", ha spiegato il tranviere milanese.

Una versione che però al momento non ritrova riscontri: le coltellate subite dalla giovane sarebbero troppe per credere all'ipotesi della legittima difesa. Senza contare che, stando a quanto supposto dagli inquirenti, l'uomo avrebbe poi provato a disfarsi del cadavere, cercando di bruciarlo e infilandolo in parte in un borsone, che aveva nascosto sotto il divano letto della cucina.

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