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Omicidio di Cernusco, la confessione dell’ex di Gabriella: “L’ho disarmata ed è partito il colpo”

Mario Morcone, l’ex compagno di Gabriella Fabbiano fermato per l’omicidio della donna, ha confessato di averla uccisa spiegando che si sarebbe trattato di un incidente: “L’ho disarmata ed è partito il colpo”. La sua versione è però ritenuta poco credibile dagli inquirenti. Fermato anche il presunto complice dell’uomo, che lo avrebbe aiutato a trasportare il cadavere di Gabriella nella cava di Cernusco sul Naviglio, dove è stato ritrovato.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha confessato, ma la sua versione è ritenuta poco credibile. Mario Morcone, fermato ieri per l'omicidio della ex compagna Gabriella Fabbiano, ha ammesso di averla uccisa dopo una lite per gelosia. Ma davanti al sostituto procuratore Francesco Cajani e all'aggiunto Alberto Nobili ha provato in qualche modo a giustificare il delitto: "L'ho disarmata e il colpo è partito". Una sorta di incidente, insomma, decisamente poco compatibile con il fatto che Gabriella sia stata uccisa con un colpo di pistola (calibro 22) poco dietro l'orecchio, quasi come in un'esecuzione.

L'uomo era indagato a piede libero da alcuni giorni, ma aveva sempre negato qualsiasi suo coinvolgimento. Adesso è accusato di omicidio volontario e soppressione di cadavere e si trova in carcere a San Vittore assieme al suo presunto complice, il 60enne F.A.: è lui che avrebbe aiutato Morcone a trasportare il cadavere di Gabriella, avvolto nel cellophane e legato con delle cinghie delle tapparelle e del fil di ferro, nella parte abbandonata di una cava a Cernusco sul Naviglio, vicino Milano. Il corpo di Gabriella è stato poi gettato nello specchio d'acqua formatosi nella cava e appesantito con delle pietre pesanti settanta chili con l'intento di non farlo emergere.

Dopo l'omicidio Morcone è andato al lavoro

L'omicidio è stato commesso il 30 novembre. Morcone ha ucciso la 43enne Gabriella in auto, sparandole un colpo di pistola dietro l'orecchio (la dinamica dovrà essere chiarita) con un'arma che non è ancora stata trovata. Poi ha trasportato il corpo nel suo appartamento a Pioltello. Il giorno successivo si è recato a lavoro (fa l'operatore ecologico). All'uscita, in un bar di Cernusco, ha incontrato l'amico, accusato di essere il suo complice, e gli ha confessato di aver commesso il delitto. Per quattro giorni il cadavere di Gabriella sarebbe rimasto nell'appartamento di Morcone: poi con l'aiuto del 60enne, i due hanno trasportato il corpo di Gabriella nella cava, dove poi è stato ritrovato.

Fin da subito gli inquirenti si erano indirizzati verso il movente passionale, ipotizzando anche la presenza di un complice. Ipotesi che, almeno fino a questo momento, si sono rivelate corrette. Entrambi gli arrestati hanno precedenti: tentato omicidio dell'ex moglie per Morcone, reati contro la persona per il presunto complice.

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