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Omicidio Gabriella Fabbiano, indagato l’ex: “Non so niente, non c’entro niente”

Gabriella Fabbiano, 43 anni, è stata uccisa con un colpo di pistola alla testa in una cava a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Il corpo della donna è stato poi avvolto in un sacco di cellophane e ancorato con alcune pietre per tenerlo sul fondo di un laghetto.
A cura di Enrico Tata
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Non sa niente, non c'entra niente e non vuole sapere niente. Sostiene di essere innocente, Mario M., 42 anni, che ieri ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura: è indagato per la morte della ex compagna Gabriella Fabbiano, la 43enne uccisa con un colpo di pistola alla testa in una cava a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Il corpo della donna è stato poi avvolto in un sacco di cellophane e ancorato con alcune pietre per tenerlo sul fondo di un laghetto. Mario M. dice di non saperne niente in un intervista rilasciata al Tg regionale della Rai. Con la donna, sostiene, aveva "solo un'amicizia, nessuna relazione. Lei era così, conosceva tanta gente, ogni tanto usciva con me, mi chiamava, mi chiedeva di darle una mano e io gliela davo. L'ho aiutata un sacco di volte. Poi mancava per settimane intere, poi tornava, poi spariva". Gli inquirenti hanno acquisito il filmato della Rai, ma le affermazioni di Mario sembrano trovare conferma. Non era il solo ad uscire con Gabriella e per questo, nei prossimi giorni, gli investigatori continueranno ad interrogare anche gli altri uomini con cui la donna usciva negli ultimi mesi e in generale le persone a lei più vicine. Mario M. ha ammesso comunque i suoi precedenti penali e sempre alle telecamere del Tgr ha ammesso di essere stato in carcere, due anni, per avere investito la ex moglie.

Proseguono intanto gli esami sul corpo di Gabriella. La donna era in pigiama al momento della sua morte, un particolare che fa presupporre che il suo assassino la conoscesse bene, tanto da riuscire a farsi aprire la porta di casa di notte. Gabriella infatti, questa è una delle ricostruzioni possibili, sarebbe stata uccisa in casa e poi trascinata nella cava. La donna aveva un matrimonio fallito alle spalle, due figli ormai grandi, e versava in condizioni economiche difficili. L'ipotesi del delitto passionale rimane quella più probabile, ma la procura ancora non esclude le altre piste.

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