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Omicidio di Bedizzole, inquirenti: “Francesca uccisa a calci e pugni: colpita con estrema violenza”

È stata uccisa a mani nude dal suo assassino Francesca, colpita a calci e pugni e forse anche strangolata. L’uomo fermato per il suo assassinio ha però respinto qualunque accusa, negando anche di conoscere la vittima. Il piccolo paese di Bedizzole intanto sconvolto per la morte della 39enne amata e conosciuta da tutti ha dato il via a una raccolta fondi per aiutare la famiglia Fantoni.
A cura di Chiara Ammendola
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Francesca Fantoni ritrovata morta a Bedizzole, in provincia di Brescia
Francesca Fantoni ritrovata morta a Bedizzole, in provincia di Brescia

È una morte estremamente violenta quella di Francesca Fantoni, la donna di 39 anni uccisa a Bedizzole nel Bresciano sabato 25 gennaio a colpi di calci e pugni. Lo hanno sottolineato anche gli inquirenti che continuano a indagare senza sosta sull'omicidio di quella che tutti consideravano una persona buona e ingenua e la cui morte ha sconvolto la comunità di Bedizzole. Per il suo assassinio i carabinieri di di Desenzano hanno fermato Andrea Pavarini, 30enne amico della vittima che avrebbe passato con lei parte della serata di sabato: l'uomo dovrà essere interrogato nelle prossime ore dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia che dovrà decidere se convalidare o meno l'arresto.

Abbiamo elementi di colpevolezza inequivocabili

Ad incastrarlo sono state le tracce di sangue ritrovate sulla sua felpa, quella che indossava proprio lo scorso sabato e che si sarebbe macchiata durante l'aggressione a Francesca, così come ricostruito dagli inquirenti. Il 30enne infatti è stato visto dalle telecamere avvicinarsi alla vittima intorno alle 20.15, dalle immagini lo si vede indossare proprio la felpa poi ritrovata macchiata di sangue: quando arriva però nella piazza del piccolo paesino del Bresciano i suoi abiti sono puliti. Abbraccia la vittima a dimostrare la confidenza tra i due, lei però, dicono in molti, non è contenta di vederlo. I due però spariscono dall'inquadratura poco dopo, ed è proprio in questo momento, tra le 20.30 e le 22 che secondo gli inquirenti si consuma l'omicidio. Pavarini viene inquadrato nuovamente dalle telecamere dopo le 22, è solo e la sua felpa non è più pulita ma presenta delle evidenti macchie di sangue. Secondo i carabinieri ha appena ucciso la 39enne. Il movente però è ancora tutto da chiarire: Francesca viene colpita con calci e pugni, infine anche strangolata, ma questo sarà l'autopsia a stabilirlo. Lo ha fatto a mani nude: le accuse però sono state tutte rigettate dal 30enne durante le tre ore di interrogatorio in caserma.

Una raccolta fondi per aiutare la famiglia di Francesca

L'uomo non solo si è detto estraneo alla vicenda ma ha anche negato di conoscere la vittima. La madre di Francesca invece ha confermato che i due si conoscevano e che il 30enne avrebbe in passato anche provato ad avvicinarsi alla loro casa venendo però invitato ad allontanarsi. Intanto in paese, dove la giovane era conosciuta e benvoluta da tutti è iniziata una raccolta fondi a sostegno della famiglia Fantoni, così da aiutarli a far fronte alle spese che dovrà sostenere nelle prossime settimane. Kekka, come la chiamavano tutti, era una ragazza buona e ingenua, era sempre sorridente e non aveva mai dato problemi né in casa né fuori: "Non meritava di fare questa fine", urlano disperati i parenti.

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