Omicidio dell’ex calciatore La Rosa a Milano: condannati all’ergastolo Raffaele Rullo e la madre
Raffaele Rullo e la madre, Antonietta Biancaniello, sono stati condannati all'ergastolo per l'omicidio dell’ex calciatore Andrea La Rosa, scomparso a Milano a novembre del 2017 e ritrovato cadavere un mese dopo. I giudici della Corte d'assise di Milano hanno accolto le richieste che erano state presentate in sede di requisitoria dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pubblico ministero Maura Ripamonti. Il 36enne Rullo e la madre erano accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e soppressione di cadavere. Stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti avrebbero ucciso La Rosa, ex calciatore del Brugherio calcio, per questione di soldi: non volevano restituirgli un debito di circa 30mila euro.
La trappola, l'agguato e il tentativo di far sparire il corpo
Stando a quanto ricostruito dalle indagini nella notte tra il 14 e il 15 novembre del 2017 madre e figlio avevano attirato La Rosa in trappola in un garage di un palazzo in via Cogne, zona Quarto Oggiaro a Milano, con la scusa di parlare di affari. Poi lo avevano addormentato, ucciso e infilato in un bidone per nascondere il corpo. È stato proprio in quel bidone, caricato nel bagagliaio di un'auto guidata dalla Biancaniello, che un mese dopo la scomparsa dell'ex calciatore i carabinieri avevano trovato il cadavere di La Rosa: l'ipotesi è che la donna lo stesse portando dal figlio per farlo sciogliere nell'acido ed eliminare così ogni prova dell'orrendo delitto. Antonietta Biancaniello, in carcere assieme al figlio da dicembre 2017, ha sempre cercato di addossarsi tutte le colpe del delitto per scagionare il figlio: ma i giudici non le hanno creduto.