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Opinioni

Olimpiadi 2026, la foto di Milano senza montagne della sindaca Appendino fa infuriare i milanesi

Dopo la scelta del Coni di candidare alle Olimpiadi invernali 2026 il duo Milano-Cortina, la sindaca di Torino Chiara Appendino ha pubblicato sulla propria pagina Facebook due foto che ritraggono il capoluogo piemontese con le Alpi innevate sullo sfondo e quello lombardo avvolto da foschia e smog. Ma in tanti l’hanno criticata: anche da Milano si vedono le montagne all’orizzonte.
A cura di Francesco Loiacono
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La doppia foto pubblicata dalla sindaca di Torino Chiara Appendino
La doppia foto pubblicata dalla sindaca di Torino Chiara Appendino

Da una parte una foto di Torino con l'inconfondibile Mole Antonelliana e le Alpi innevate sullo sfondo. Dall'altra un'immagine di Milano avvolta dalla foschia e, soprattutto, con la linea dell'orizzonte che si perde verso un nulla indefinito, senza montagne visibili sullo sfondo. Questa la doppia foto che la sindaca di Torino Chiara Appendino ha scelto per esprimere il proprio dissenso in merito alla scelta del Coni di candidare Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026. Una scelta arrivata dopo un lungo "balletto" che ha visto anche sul tavolo la possibilità di una candidatura a tre (con l'inserimento della stessa Torino), che però è poi naufragata per questioni che potremmo bollare come "giochi di potere" (da una parte c'era chi voleva un ruolo chiave nella governance, come il sindaco di Milano Sala, dall'altra c'era la sua omologa Appendino che invece rivendicava un ruolo di primo piano, quasi esclusivo per Torino).

E allora ecco che, dopo l'ufficializzazione della doppia candidatura Milano-Cortina, alla sindaca Cinquestelle del capoluogo piemontese è montata la rabbia. Che le ha fatto anche innegabilmente annebbiare la vista. Perché pubblicare sulla propria pagina Facebook una foto di Milano senza montagne all'orizzonte (semplicemente perché scattata in una giornata con molta foschia o smog, circostanza che a essere onesti non è rara, ma non è la normalità) è un'operazione che non si addice a una persona alla guida di una delle più grandi metropoli del Paese. Le due foto (che non sono state scattate dalla sindaca) sono accompagnate da due didascalie, con tanto di refuso, che recitano: "Questa sarà candidata alla Olimpidi invernali" per quanto riguarda Milano e "Questa non sarà candidata alle Olimpidi invernali" per quanto riguarda Torino. Per chi si ferma alle due immagini pubblicate dalla sindaca l'incomprensibilità della scelta del Coni è evidente, e può così partire la polemica. Basata però su una mistificazione: perché, come chiunque sia stato a Milano saprà, anche dal capoluogo lombardo si possono ammirare le montagne. Non solo le Prealpi lombarde, con il monte Resegone e le altre cime, ma anche (quando il cielo è terso e il vento spazza lo smog, che è un problema di tutta la Pianura padana, incluso Torino, e non solo di Milano) il massiccio del Monte Rosa. Qualcuno lo ha fatto notare alla sindaca, che si è giustificata dicendo che secondo lei l'autore della foto voleva "semplicemente sottolineare il fatto che Milano dista 200km da Bormio e servono oltre 3h d'auto per raggiungerla. Per non parlare di Cortina. Torino, invece, oltre ad avere tutti i collegamenti già pronti, dista 100km da Sestriere e Bardonecchia e il tragitto dura 1 ora circa". Una giustificazione che non ha evitato però che, dai milanesi e non solo, le giungessero molte critiche per la scelta delle immagini. Una scelta che non fa onore a chi si trova a guidare una città importante (e bellissima) come Torino. E allora, cara sindaca Appendino, da milanesi le rivolgiamo un appello: già non abbiamo il mare, e questo lo sappiamo. Ma, per favore, lasciaci almeno le montagne all'orizzonte, senza cancellarle in nome delle vostre beghe politiche.

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