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Notte di violenza a Milano: restano in carcere i due rapinatori che hanno ucciso un ragazzo

Convalidato il fermo per i due cittadini marocchini accusati di quattro violente rapine a Milano, una delle quali finita con l’uccisione di un ragazzo di 22 anni. I due, irregolari di 28 e 30 anni con precedenti, erano stati fermati venerdì mattina mentre facevano colazione in un McDonald’s: in tasca avevano cellulari e portafogli delle loro vittime.
A cura di Francesco Loiacono
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Restano in carcere Abderahim Anass e Saad Otmani, i due cittadini marocchini di 28 e 30 anni protagonisti di una folle notte di violenza a Milano tra giovedì e venerdì scorsi. Questa mattina è stato convalidato il fermo per i due rapinatori: sono accusati di quattro rapine, del ferimento di tre persone e dell'uccisione di Samsul Haque Swapan, un ragazzo di soli 22 anni originario del Bangladesh. La sequenza di violenze era iniziata a Cinisello Balsamo, nell'hinterland di Milano: lì i due avevano rapinato prima un operaio peruviano di 36 anni, ferendolo al volto con una bottiglia, e poi un senza fissa dimora italiano di 31 anni, accoltellato all'addome e ricoverato in gravi condizioni. La notte dei due rapinatori è proseguita a Milano, dove sono arrivati in autobus: proprio su un bus, nei pressi della stazione Centrale, avrebbero adocchiato altre due loro vittime, due giovani studentesse straniere. I due malviventi le hanno seguite e poi rapinate: una di loro è stata lievemente ferita all'addome da una coltellata. L'ultimo atto del raid dei due rapinatori è stato l'aggressione al 22enne bengalese: anche lui è stato rincorso e colpito con violenza al petto da un oggetto metallico (cacciavite o punteruolo, ancora non è chiaro) per rapinarlo. Il colpo è stato purtroppo fatale per il 22enne.

I due marocchini sono stati fermati la mattina di venerdì, mentre facevano colazione seduti a un tavolino del McDonald's vicino alla stazione Centrale di Milano. In tasca avevano cellulari e portafogli delle loro vittime. I due hanno ammesso di aver rapinato le loro vittime ma avrebbero negato di voler uccidere. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo, confermando il carcere per i due malviventi. I due, irregolari, erano arrivati in Italia lo scorso anno a bordo di barconi provenienti dalla Libia e vivevano di espedienti: rapine e furti. Neanche una settimana prima della notte di violenze erano stati arrestati per un furto.

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