Notte di sangue a Sesto San Giovanni: un uomo ucciso e tre feriti a colpi di coltello, fermato un sospetto
Un morto e due feriti, di cui uno grave. Tutti raggiunti da coltellate, che in un caso si sono rivelate fatali. Più un'altra persona ferita sempre a coltellate, ma in una circostanza che non sarebbe collegata all'altro episodio. Il bilancio della notte di sangue a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, assume dimensioni ancora più inquietanti il giorno dopo. Le prime notizie avevano riferito di una persona uccisa a coltellate: la vittima si chiama Federico Megna, ha 48 anni ed è stato aggredito attorno alle 19 in via Carlo Marx. Raggiunto da diversi fendenti all'addome, l'uomo è stato soccorso in condizioni critiche e trasportato d'urgenza all'ospedale San Raffaele, dove però è morto poco dopo il suo arrivo. Oltre a questo omicidio, nelle stesse ore le strade del popoloso comune a nord di Milano sono state teatro di altre due gravi aggressioni. Una è avvenuta in via Guglielmo Marconi: la vittima è un 43enne, che sarebbe stato ferito sempre a coltellate durante una rapina. Soccorso e trasportato in codice rosso all'ospedale di Niguarda, non sarebbe in pericolo di vita.
Un fermato per l'omicidio e il ferimento di due uomini
Mentre quest'episodio sembra essere slegato dall'omicidio, il ferimento di altre due persone potrebbe essere in qualche modo riconducibile a quanto avvenuto in via Carlo Marx. Altre due persone si sono infatti presentate in ospedale a Sesto San Giovanni, con ferite d'arma da taglio. I due feriti sarebbero due cittadini italiani e pregiudicati: uno di loro è in gravi condizioni. Anche la vittima aveva precedenti: si sospetta che la morte del 48enne e il ferimento degli altri due cittadini italiani possano essere il tragico bilancio di un regolamento di conti. Un sospetto rafforzato dal fermo, sempre nella notte, di un uomo, che è ritenuto essere l'assassino del 48enne. Il presunto killer, bloccato da un blitz congiunto di polizia e carabinieri, è accusato anche del ferimento degli altri due pregiudicati. Nella notte è stato portato in procura a Monza, dove è stato ascoltato dal pubblico ministero Alessandro Pepè. Restano ignote, al momento, le cause dell'esplosione di violenza.