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Covid 19

Nonna Albina, guarita a 90 anni dal Coronavirus stupendo anche i medici: “È un carro armato”

Albina Garioni, 90enne di Guardamiglio, in provincia di Lodi, ha sconfitto il nemico più insidioso: il Coronavirus. L’anziana è ospite da diverso tempo di una casa di cura di Codogno, lì da dove è partita l’epidemia. “Ci hanno chiamati dall’Asst di Lodi per dirci che la nonna era positiva – racconta il nipote Emanuele a Fanpage.it -. Ci hanno dato poche speranze, dicendoci che stava molto male”. Eppure Albina, affetta da diabete, artrite e con alle spalle un intervento per un tumore benigno al cervello, ce l’ha fatta. “Adesso è preoccupata lei per noi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Albina Garioni
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"È un carro armato". Dopo una vita piena, ma anche tribolata, Albina Garioni, 90 anni, ha sconfitto il nemico più pericoloso: il Coronavirus. L'anziana donna è originaria di Guardamiglio, in provincia di Lodi, il territorio che è stato il primo focolaio italiano del virus che ha ormai contagiato oltre 63900 persone e ha provocato 6077 vittime. Anche Albina, che da tempo è ospite della casa di cura San Giorgio a Codogno (uno dei comuni epicentro del virus, da cui proviene anche Mattia, il paziente 1 ieri finalmente dimesso), circa due settimane fa è stata contagiata dal virus. "Ci hanno chiamati dall'Asst di Lodi per dirci che la nonna era positiva – racconta il nipote Emanuele a Fanpage.it – Ci hanno detto che stava molto male: aveva una polmonite con edema polmonare".

I medici non avevano dato molte speranze ai famigliari

Albina rientra nella categoria più a rischio per quanto riguarda le persone contagiate dal Covid-19. Oltre ad essere molto anziana soffre di diverse patologie: è quasi completamente cieca, è diabetica, ha l'artrite, prende una pastiglia per il cuore e in passato ha subìto un intervento chirurgico per l'asportazione di un tumore benigno al cervello. "Aveva una saturazione (livello di ossigeno nel sangue, ndr) molto bassa, ma dall'ospedale hanno detto che non avrebbero potuto ricoverarla. E così è stata curata come potevano nella Rsa (residenza sanitaria assistenziale, ndr), con un po' di ossigeno, dei diuretici e con l'antibiotico. I medici però ci hanno preparati al peggio", racconta Emanuele.

Le prime parole di nonna Albina: Io sto bene, sono preoccupata per voi

E invece, dopo giorni di trattamento in cui nonna Albina non riusciva a parlare e non mangiava più, è accaduto l'insperabile. "Un giorno mia madre l'ha chiamata per chiederle come stesse, e lei ha risposto: ‘Io sto bene. Piuttosto sono preoccupata per voi'". Ed è lì che finalmente si è capito che nonna Albina aveva sconfitto il virus. "Mio padre ha detto che come un carro armato", dice Emanuele emozionato. Il papà è l'unico figlio della 90enne, che può contare sull'affetto della nuora e dei tre nipoti. "Adesso è ancora in convalescenza, ma sembra ormai che il peggio sia passato: è tornata a parlare e a mangiare come prima", ha detto Emanuele, che ha voluto condividere la storia della nonna come segno di speranza per tutti coloro che stanno lottando contro questo tremendo virus.

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