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Neonate morte di pertosse a Bergamo, la Regione: “Non c’è alcun focolaio”

L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha assicurato che non è in atto alcun focolaio di pertosse nel Bergamasco dopo i casi delle due neonate morte a causa della malattia infettiva: “Esprimo la mia vicinanza, e a nome del presidente Fontana quella dell’intera Giunta regionale, alle famiglie delle due neonate di un mese decedute al Papa Giovanni XXIII di Bergamo”, ha detto Gallera, sottolineando però la distanza geografica e temporale tra i due casi.
A cura di Francesco Loiacono
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"Non è in atto alcun focolaio" di pertosse nella Bergamasca. Lo ha assicurato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in una nota nella quale ha espresso il proprio cordoglio e quello di tutta la giunta Fontana alle famiglie delle due neonate morte a causa della malattia infettiva: "Esprimo la mia vicinanza, e a nome del presidente Fontana quella dell’intera Giunta regionale, alle famiglie delle due neonate di un mese decedute al Papa Giovanni XXIII di Bergamo colpite dal virus (in realtà si tratta di un batterio, ndr) della pertosse", ha scritto Gallera in una nota,aggiungendo appunto che "non è in atto alcun focolaio nella bergamasca, così come conferma la distanza sia geografica che temporale dei due casi". La prima bambina, difatti, residente in provincia di Bergamo, sarebbe stata trasferita dall'ospedale di Alzano Lombardo al Giovanni XXIII di Bergamo il 16 giugno. Il decesso risale invece al 23 giugno. La seconda neonata, residente con la famiglia in provincia di Crema, è stata invece trasferita dall'ospedale di Treviglio al nosocomio bergamasco il 27 luglio ed è morta il 30 luglio.

In entrambi i casi, sembra che le madri delle due bimbe non fossero vaccinate contro la pertosse: una circostanza che ha spinto l'assessore a sottolineare "l’importanza e necessità per le donne in gravidanza di verificare e regolarizzare la propria situazione vaccinale, che rimane l’unico modo per impedire il ripetersi di queste tragedie e proteggere i propri piccoli". Un tema, quello dell'importanza della vaccinazione antipertossica, sul quale si era espresso anche il noto virologo Roberto Burioni. L'assessore Gallera ha annunciato che "proprio nella bergamasca la prossima settimana partirà una campagna di sensibilizzazione presso consultori e ospedali che coinvolgerà le donne nel terzo mese di gravidanza per promuovere la vaccinazione antidifterite tetano, pertosse, che è quella che comprende l’antipertossica". Secondo il titolare della Sanità lombarda l'obiettivo "è proteggere il feto attraverso la trasmissione degli anticorpi della mamma. Ciò permette di proteggere il neonato nei primi giorni di vita prima cioè, che possa iniziare il ciclo vaccinale". In Lombardia il vaccino contro la pertosse è gratuito ed è fortemente raccomandato anche a tutti gli adulti ogni 10 anni insieme a quella antidifterite e antitetanica.

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