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Navigli, allargare l’isola pedonale anche sul Pavese? Il Comune studia il progetto

Il Comune di Milano e l’Amat, agenzia per la mobilità, starebbero studiando un progetto per estendere a via Ascanio Sforza, sul Naviglio Pavese, l’isola pedonale già creata sul Naviglio Grande e in alcune vie adiacenti. Favorevoli i commercianti, ma i residenti temono contraccolpi sulla vivibilità e sul traffico.
A cura di Francesco Loiacono
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Stop alle auto anche sul Naviglio Pavese. È la proposta che, secondo il Corriere, il Comune di Milano e l'Amat, Agenzia mobilità ambiente e territorio, starebbero studiando per completare la riqualificazione complessiva dei Navigli e della Darsena. Un progetto che comprende la chiusura ai veicoli di tutta via Ascanio Sforza e che si completerebbe con la realizzazione di isole pedonali su Ripa di Porta Ticinese, via Borsi e Gola fino a via Pichi. A spingere verso la chiusura alle auto è l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, che a sostegno dell'intervento rivendica il successo di operazioni analoghe fatte su piazza XXIV maggio, via Casale e via Corsico, che si affacciano sul Naviglio grande: "I Navigli erano un Vietnam quando siamo arrivati noi. Da due anni a questa parte la situazione s’è trasformata. Stiamo pensando di realizzare un’isola pedonale permanente che prenda i due Navigli, Grande e Pavese, perché gli interventi fatti sulla Darsena e anche sulle vie Corsico e Casale dopo le prime opposizioni dei cittadini hanno completamente trasformato la zona".

A favore della pedonalizzazione i commercianti

Anche i commercianti della zona sono favorevoli all'intervento. È da loro, d'altronde, che è partita la prima richiesta per estendere anche a via Ascanio Sforza la pedonalizzazione, anche perché i lavori sulla Darsena hanno impedito di realizzare l'isola temporanea estiva e hanno fatto crollare gli incassi. Non è un caso se uno degli storici locali in zona, il music club Le Scimmie, ha da poco annunciato la chiusura. Dall'altra parte ci sono però i residenti, che temono di vedere ulteriormente incrementati i problemi a causa della movida e dell'incremento di traffico su quella che resterebbe l'unica arteria stradale percorribile, corso San Gottardo. Il presidente del Consiglio di zona 5 Aldo Ugliano infatti spiega: "Non siamo pregiudizialmente contrari ma corso San Gottardo è un asse cruciale e vi transita il tram 3, che è una ‘linea di forza'. La decisione va assunta quando si dimostrerà, in base allo studio Amat, che dalla chiusura di Ascanio Sforza il trasporto pubblico non subirà rallentamenti".

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