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Morto Silvio Novembre, il maresciallo della Finanza che collaborò con l’eroe borghese Ambrosoli

È morto la scorsa notte a Milano Silvio Novembre, ex maresciallo della guardia di finanza. Novembre aveva 85 anni: era stato il più stretto collaboratore di Giorgio Ambrosoli durante la liquidazione della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, incarico che costò la vita all’avvocato definito “eroe borghese”. Nel 2014 aveva ricevuto l’Ambrogino d’oro: “Conosceva e declinava il significato di onore, lealtà, impegno, onestà”, ha scritto Umberto Ambrosoli.
A cura di Francesco Loiacono
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Silvio Novembre nel 2014, durante la consegna dell'Ambrogino d'oro con l'ex sindaco di Milano Pisapia
Silvio Novembre nel 2014, durante la consegna dell'Ambrogino d'oro con l'ex sindaco di Milano Pisapia

Silvio Novembre, il maresciallo della guardia di finanza che fu il più stretto collaboratore di Giorgio Ambrosoli durante la liquidazione della Banca privata italiana, è morto la scorsa notte a Milano. Novembre aveva 85 anni: fino alla fine ha mantenuto quella riservatezza che l'aveva contraddistinto anche in vita e che, come citato dal figlio di Ambrosoli, Umberto, nel suo libro "Qualunque cosa succeda", aveva creato all'inizio una sorta di diffidenza tra lui e suo padre. Dopo aver superato quelle iniziali difficoltà di relazione, Silvio Novembre si era rivelato il più fedele e tenace collaboratore di Giorgio Ambrosoli, condividendone le difficoltà, le ansie e le paure legate al compito che era stato assegnato loro: ricostruire tutte le trame oscure dietro il fallimento della Banca privata italiana di Michele Sindona. Un compito che Ambrosoli pagò con la vita: venne assassinato sotto casa sua a Milano l'11 luglio del 1979 da un sicario assoldato proprio da Sindona.

Novembre conosceva e declinava il significato di onore, lealtà, impegno

Nel commentare la notizia della scomparsa di Silvio Novembre, Umberto Ambrosoli ha scritto: "Conosceva e declinava il significato di onore, lealtà, impegno, onestà. Alcuni anni fa disse che era consapevole del fatto che né lui, né mio padre da soli sarebbero riusciti a ricostruire le ragioni del fallimento della Banca Privata Italiana, ma che era stata la reciproca collaborazione a portare al risultato. Verissimo. Lo diceva quasi con un sentimento di colpa. Come se senza quella collaborazione papà avrebbe avuta salva la vita". Silvio Novembre era nato ad Alseno, in provincia di Piacenza, nel 1934. Oltre al caso della Banca privata italiana, aveva indagato sul crack del Banco Ambrosiano. Il 7 dicembre del 2014 aveva ricevuto l'AMbrogino d'oro, massima onorificenza cittadina milanese, con le seguenti motivazioni: "Maresciallo della Guardia di Finanza, ha indagato per conto della Procura della Repubblica di Milano sul fallimento della Banca privata italiana. Con abnegazione ed altissima competenza tecnica, ha collaborato con il commissario liquidatore, avv. Giorgio Ambrosoli, standogli vicino ben oltre gli stretti obblighi di servizio. Ha contribuito poi, con i commissari liquidatori del Banco Ambrosiano, alla tutela degli interessi collettivi. Fondatore del circolo Società Civile, ha diffuso in città e nelle scuole il valore della legalità, dell'integrità e della lotta alla corruzione. Milano onora in Silvio Novembre un esempio di servizio generoso e instancabile alle istituzioni".

Nel 1995 Michele Placido interpretò Novembre nel film Un eroe borghese

Sono poche le foto che si possono reperire online di Silvio Novembre, che nel 1995 fu interpretato dall'attore Michele Placido nel film "Un eroe borghese", basato sull'omonimo libro di Corrado Stajano: "Il fatto che siano pochissime le immagini sue presenti in rete evidenzia aspetti della sua personalità: umile e schivo, ad esempio. Nessuna immagine, però, – ha aggiunto Umberto Ambrosoli – potrebbe restituire la sua umanità ed il suo senso dell’amicizia. Né il suo amore per il Paese".

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