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Morto a Milano Folco Portinari, fondatore di Slow food e pioniere della Tv: aveva 93 anni

È morto alla soglia dei 93 anni Folco Portinari, figura poliedrica di intellettuale che è stato uno dei pionieri della tv di Stato e uno dei fondatori del movimento culturale Slow food. Il decesso ieri a Milano, città in cui Portinari, nato a Torino, viveva da tempo. I funerali si terranno lunedì 14 gennaio.
A cura di Francesco Loiacono
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Folco Portinari
Folco Portinari

Lutto nel mondo della tv e della gastronomia a Milano: è morto ieri all'età di 93 anni Folco Portinari, figura poliedrica di intellettuale che ha dato molto alla televisione degli esordi e anche al mondo della cucina. A comunicare la notizia del decesso è stato Slow food, movimento culturale che Portinari aveva contribuito a fondare assieme a Carlo Petrini tra il 1986 e il 1987: "Salutiamo uno dei padri fondatori di Slow Food, grande intellettuale e gastronomo scomparso a Milano alla soglia dei 93 anni – ha scritto l'associazione non profit sulla propria pagina Facebook – A lui si deve lo straordinario Manifesto dello Slow Food, scritto avanguardistico che ha rivoluzionato la cultura del cibo in tutto il mondo".

Chi era Folco Portinari

Portinari era nato a Torino nel 1926 ma si era trasferito a Milano dal 1977. E' stato un importante docente universitario, ha collaborato con numerose testate e scritto anche diversi libri di poesie. Ha lasciato il segno soprattutto nella tv di Stato e nel campo della gastronomia, segnando un cambiamento dello stile di vita. Entrò in Rai negli anni Cinquanta assieme al cosiddetto gruppo dei corsari (tra cui Umberto Eco, Gianni Vattimo e Piero Angela) ed ebbe, tra i tanti, il merito di portare sugli schermi italiani il primo programma di cucina, affidato al gastronomo Luigi Veronelli.

Nel campo della gastronomia guidò una vera e propria rivoluzione, firmando il 3 novembre 1987 il manifesto dello Slow food: "Questo nostro secolo, nato e cresciuto sotto il segno della civiltà industriale, ha prima inventato la macchina e poi ne ha fatto il proprio modello di vita – si legge nelle prime righe del manifesto – La velocità è diventata la nostra catena, tutti siamo in preda allo stesso virus: la ‘Fast-Life', che sconvolge le nostre abitudini, ci assale fin nelle nostre case, ci rinchiude a nutrirci nei ‘Fast-Food'. Ma l’uomo sapiens deve recuperare la sua saggezza e liberarsi dalla velocità che può ridurlo ad una specie in via d’estinzione". I funerali si terranno lunedì 14 gennaio alle 14 alla casa funeraria San Siro a Milano, in via Corelli.

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